venerdì 8 novembre 2013

Convenzione a costo zero o sotto zero?

Come non condividere le perplessità del collega.
Possibile che chi si dice d'accordo con il rinnovo della convenzione a costo zero non si rende conto dei danni che fa?

Pubblico volentieri il post del collega Belleri

Paradossi sanitari: l'organizzazione della MG senza collaboratori di studio.
Post n°38 pubblicato il 07 Novembre 2013 da bellegi0
Quello andato in onda oggi è, ad occhio e croce, il terzo annuncio mediatico in 12 mesi sull’avvio della riforma epocale della M.G., grazie all’introduzione delle nuove forme associative che garantiranno assistenza H24 e 7 su 7, in mega-strutture multiprofessionali, integrate con la rete ospedaliera etc.. Tra breve arriverà l’atto di indirizzo in cui le regioni formalizzeranno la rivoluzione annunciata delle cure primarie ed apriranno le conseguenti trattative per il rinnovo della convenzione.  Il guaio è che la controparte vorrebbe regolamentare e promuovere le nuove forme organizzative non a costo zero ma"sotto zero" per i MMG, ovverosia utilizzando le indennità che attualmente vengono corrisposte per il personale di studio (segretarie e infermieri) e la medicina di gruppo.
La parte pubblica persegue, tenacemente ed in modo esplicito, questo obiettivo da un paio di tornate negoziali ed è difficile capire come il sindacato possa accettare una simile cornice negoziale, ovvero discutere un accordo a costo zero e con la previsione di nuovi istituti convenzionali forieri di maggiori impegni professionali. In parole povere si vorrebbe organizzare sontuose nozze con un menù a base di fichi secchie e lenticchie, naturalmente a spese della medicina generale! In pratica se dovesse passare l’ipotesi di stornare le attuali indennità sulle nuove forme associative potremmo assistere al licenziamento di qualche migliaio di persone, visto che senza il contributo previsto dall’attuale convenzione, peraltro in scadenza da anni, è impossibile garantire certi servizi e i livelli occupazionali di segretari e infermieri di studio.
L’insano proposito della controparte è ancor più grave e paradossale se si pensa che l'organizzazione della MG poggia proprio sulla possibilità di integrare diverse figure professionali per una differenziazione dei compiti, per il miglioramento qualitativo delle prestazioni e la diversificazione dell'offerta. La segretaria, ad esempio, è indispensabile per ridurre il carico di lavoro burocratico e poter dedicare più tempo per le visite su appuntamento e gli ambulatori per problemi. L’apporto dell’infermiere invece è imprescindibile per gestire al meglio il crescente numero di patologie croniche che richiedono, oltre alla competenza clinica, anche attitudini comunicative,educative e di relazione con le persone anziane, polipatologiche e fragili, in cui gli infermieri sono spesso più efficaci dei medici.
Insomma, i collaboratori di studio sono la conditio sine qua non per far decollare e funzionare al meglio qualsiasi forma organizzativa in MG (dal  single con un collaboratore alle medicine di gruppo o "case della salute" e simili) e quindi le indennità per assumere part-time queste figure professionali sono la priorità delle priorità. E’ pura schizofrenia pensare di deviare queste stesse indennità per far decollare le forme associative senza assestare un duro colpo agli attuali livelli di assistenza e prestazioni,specie per le medicine di gruppo esistenti che si reggono proprio sul contributo dei collaboratori di studio.
Come può un sindacato, degno di tal nome, accettare passivamente che sia messo all’ordine del giorno delle trattative questo insano proposito?




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