mercoledì 13 novembre 2013

Francesco Medici scrive al Direttore di Quotidiano Sanità

 in risposta all'intervista al DG Morrone relativa alla gestione del san Camillo Forlanini

San Camillo Forlanini, diciamo tutta la verità, non nascondiamo la polvere (anzi i malati) sotto il tappeto per asserire che tutto è pulito

Gentile Direttore,
Nell’intervista di Emanuela Medi al Direttore generale del San Camillo Forlanini sono elencate tante verità e allo stesso tempo sono state omesse tante altre criticità. Tra le verità: il miglioramento del disavanzo durante la gestione del dott. Morrone è evidente  Ma è vero che è stato ottenuto garantendo gli stessi servizi ai cittadini e gli stessi standard quali/quantitativi ?
Non voglio parlare di massimi sistemi, parliamo di fatti. Lavoro presso il pronto soccorso dell’ospedale e voglio citare alcuni episodi esemplificativi. La scorsa settimana un’ambulanza ha portato una paziente a partorire al Sandro Pertini per mancanza di un posto letto…Sulla stessa linea: domenica notte oltre al normale afflusso di pazienti in pronto soccorso abbiamo dovuto assistere per tutta la notte 45 malati. Cittadini stipati in stanze e corridoi in maniera a dir poco promiscua, in attesa di essere ricoverati e senza alcuna possibilità di farlo, visto che financo i corridoi dei reparti erano stracolmi. Tra questi malati quattro, dico quattro avevano avuto un infarto.
Eppure le tante denunce fatte dai sindacati (Fvm e Smi, ma non solo) alla amministrazione, ma anche alla Regione che finge di non sapere, per ottenere il reintegro dei dieci, dico dieci medici mancanti in pronto soccorso, non hanno sortito alcun effetto. Abbiamo malati nei corridoi e allo stesso tempo due reparti con letti liberi ma non utilizzabili per mancanza di personale medico ed infermieristico.
Continuiamo… negli ultimi 6 mesi abbiamo chiuso un reparto di chirurgia e uno di pneumologia. Proprio così il San Camillo Forlanini che aveva un intero ospedale, il Forlanini appunto, per le malattie respiratorie oggi ha chiuso uno dei tre reparti di eccellenza in questa specialità. Questa estate il personale infermieristico ha chiuso a chiave le stanze di degenza della neurochirurgia onde evitare che i medici potessero ricoveraci pazienti oltre il numero stabilito dalla direzione, vista la riduzione del personale per ferie.
Abbiamo i reparti di neurochirurgia e cardiochirurgia che lavorano al 45% delle loro possibilità. Zingaretti lo sa Morrone lo sa, ma sulla stampa dicono che va tutto bene e che … si risparmia senza effetti sulla salute dei cittadini. Non ci sembra.

                                                                                             IlVice Presidente nazionale FVM
                                                                                                             Dott. Francesco Medici

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