martedì 26 novembre 2013

Fadda allo Smi: stabilità non solo per i tempi determinati ma anche per atipici

da Doctor33

«Accanto al Decreto, in arrivo, per stabilizzare i contratti dei medici dipendenti con concorsi pubblici entro il 2016, il ministero della Salute intende far approvare entro l’anno una proroga dei contratti che non sono messi a concorso che eviti il collasso del Ssn». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda al convegno del Sindacato Medici Italiani di Tivoli “il precariato nuoce alla salute”. La nuova misura è stata decisa la settimana scorsa dopo il confronto con i sindacati sul Dpcm in itinere, che stabilizza i soli contratti a tempo determinato. «Con questa misura –dice Fadda- il Parlamento fissa l’indirizzo secondo cui la normalità del rapporto di lavoro è il tempo indeterminato e il tempo determinato è l’eccezione, da circoscrivere a situazioni particolari». La stabilizzazione riguarderà 60 mila sanitari di cui 7259 medici a tempo determinato e 2500 atipici. L’obiettivo è «evitare il ricorso a cooperative di servizio che di solidaristico –dice Fadda - non hanno nulla e sono solo intermediari di manodopera sottopagata». La relazione di Gianfranco Rivellini (Centro studi Smi) ha offerto dati importanti sui medici Ssn: su 248 mila medici iscritti in attività, 243 mila (98%) sono retribuiti a carico del Fondo sanitario nazionale; a 109 mila dirigenti Ssn vanno aggiunti 21 mila specializzandi (più 2500 tirocinanti di medicina generale), 20 mila dipendenti di strutture accreditate, 63 mila medici del territorio (44 mila in assistenza primaria, 15 mila “guardisti”, 4500 del 118), 20 mila specialisti ambulatoriali, 7500 pediatri di base. Tra i precari, ai circa 10 mila atipici ospedalieri vanno aggiunti sul territorio 13 mila medici di guardia non stabilizzati, 2000 atipici nel privato convenzionato, 1500 tempi determinati nella specialistica del territorio: in tutto circa 25 mila, pochi rispetto ai 150 mila sanati nel 1985 ma tantissimi in tempi di crisi.

Mauro Miserendino

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