La recente pubblicazione in USA delle
ennesime nuove linee guida - ACC/AHA - sull’uso più appropriato delle
statine, ha riacceso polemiche e dibattiti, mai peraltro conclusi, su
come muoversi in questa magmatica materia. Ciò vale soprattutto per noi,
che giornalmente siamo chiamati a scegliere il miglior consiglio da
dare ai nostri pazienti.
--
Pina Onotri
Dopo aver trattato l’argomento nei numeri 1 e 8 di FarmaSMI, ospitiamo
qui con entusiasmo il contributo del collega Luigi Santoiemma, da
sempre interessato ad approfondire e a divulgare i temi legati alle
politiche sul farmaco, che ha accettato di far parte della redazione di
queste News.
Gli diamo il benvenuto.
Ma NB - Le nuove linee guida, qui
riassunte, riflettono una modalità molto vicina all’approccio pratico
del nostro lavoro di MMG. Ma attenzione NON SONO LE REGOLE ATTUALMENTE DETTATE DALLA Nota 13 dell’ AIFA, alla
quale dobbiamo comunque far riferimento, almeno fino alla sua prossima
auspicata abolizione. Che ci aspettiamo prossima dopo queste più
semplici e innovativi orientamenti …!!
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STATINE - LE NUOVE LINEE GUIDA e LO STATO DELL’ARTE :
dopo ACC/AHA 2013: Blood Cholesterol Guideline-http://circ.ahajournals.org
Le differenze principali rispetto alle Linee Guida ESC 2012 si riassumono:
1) La terapia con statine non viene più decisa sulla base di target di LDL-C da raggiungere ma:
a) per
tutte le condizioni cliniche che ne possono beneficiare in termini di
riduzione del rischio di eventi CV, in prevenzione secondaria;
b) nei soggetti con LDL-C >
190 mg/dl oppure con un rischio significativo di eventi CV a 10 anni e
LDL-C comprese tra 70 e 189 mg/dl, in prevenzione primaria.
2) Non
viene valutata l’attività ipocolesterolemizzante in sé di una statina,
ma l’intensità di cura necessaria, valutando soprattutto l’effetto delle
diverse molecole ai differenti dosaggi.
3) In
Prevenzione Primaria, elemento decisionale molto forte, per la
prescrizione di cura ad alta intensità, è un valore di LDL-C > 190
mg/dl, indipendentemente dalla stima del rischio di ASCVD a 10 anni,
ricavata dalle Pooled Cohort Equations. In quest’area, evidentemente,
rientreranno le forme familiari, ma gli estensori delle LG non si
soffermano sul tentativo di diagnosi delle stesse, ma guardano solo al
dato LDL-C.
In questo modo vengono identificati 4 gruppi di pazienti che
possono ottenere giovamento dalla riduzione del Rischio di Malattia
Cardio-Vascolare Aterosclerotica (ASCVD*) , attraverso l’uso di
statine ad alta o moderata intensità , in prevenzione sia primaria che
secondaria:
a) Soggetti con ASCVD clinica – vedi *
b) Soggetti con aumento primitivo di LDL-C > 190 mg/dl
c) Soggetti tra i 40 e i 75 anni diabetici con LDL-C compreso tra 70-189 mg/dl
d) Soggetti
senza ASCVD clinica o diabete di età tra 40 e 75 anni con LDL-C tra 70 e
189 mg/dl e un rischio di ASCVD a 10 anni del 7,5 % o maggiore.
*ASCVD include: sindromi
coronariche acute, storia di IMA, angina stabile o instabile,
rivascolarizzazione coronarica o arteriosa, ictus, TIA, malattia
arteriosa periferica di presumibile origine aterosclerotica.
LA TERAPIA
Terapia
con statine
ad
alta attività
|
Terapia
con statine a moderata attività
|
Terapia
con statine
a
bassa attività
|
La dose media giornaliera ridurrà mediamente il
LDL-C del 50%
|
La dose media giornaliera ridurrà mediamente il
LDL-C dal 30 al 50%
|
La dose media giornaliera ridurrà mediamente il
LDL-C < 30 %.
|
Atorvastatina (40*) 80 mg
Rosuvastatina 20(40**)mg
|
Atorvastatina 10 (20**) mg
Rosuvastatina (5**) 10 mg
Simvastatina 20-40 mg
Pravastatina 40(80**) mg
Fluvastatina XL 80** mg
Fluvastatina 40 x 2 mg
|
Simvastatina 10** mg
Pravastatina 10-20 mg
Lovastatina 20 mg
Fluvastatina 20**-40** mg
|
*: evidenza in 1 solo
RCT
**: dosaggi approvati da
FDA ma non testati nei RCT considerati nella revisione
|
Forza
delle raccomandazioni per il trattamento con statine del colesterolo
per la riduzione del rischio cardiovascolare aterosclerotico nell’adulto
RACCOMANDAZIONI
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FORZA DELLA RACCOMANDAZIONE / LIVELLO DI EVIDENZA (^)
|
Target dei trattamenti
|
|
Non dare raccomandazioni pro o contro specifici target di LDL-C o nonHDL-C
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N/A
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Prevenzione secondaria
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Terapia ad alta intensità con statine in pazienti < 75 aa con ASCVD clinica
|
IA
|
In pazienti con ASCVD
clinica che non possono usare terapia ad alta intensità con statine, se
controindicata o in previsione di eventi avversi, deve essere
consigliata una terapia con statine a moderata intensità.
|
IA
|
In pazienti con ASCVD
clinica > 75 aa deve essere valutato il potenziale dei benefici e dei
rischi, avviando una terapia a moderata o alta intensità con statine.
E’ ragionevole continuare con la terapia al momento tollerata.
|
IIaB
|
Prevenzione Primaria in soggetti > 21 aa con LDL-C > 190 mg/dl
|
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Soggetti con LDL-C > 190 mg/dl o trigliceridi > 500 mg/dl devono essere valutati per cause secondarie di iperlipidemia.
|
IB
|
Adulti > 21 aa con LDL-C primitivo > 190
mg/dl devono ricevere terapia con statine ad alta intensità, se non
controindicata e comunque con la massima dose tollerata di statine.
|
IB
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In adulti > 21 anni con LDL-C > 190 mg/dl in corso di trattamento, intensificare la terapia con statine per raggiungere almeno una riduzione del 50%
|
IIa B
|
Adulti > 21 anni con LDL-C >
190 mg/dl dopo aver raggiunto la massima intensità di terapia con
statine, considerare l’aggiunta di un altro farmaco per ridurre il
LDL-C.
|
IIb B
|
Prevenzione primaria in soggetti con Diabete Mellito e LDL-C 70-189 mg/dl
|
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Una terapia con statine a moderata intensità deve essere avviata o continuata in adulti diabetici tra 40 e 75 anni.
|
IA
|
Una terapia con statine
ad alta intensità è proponibile per diabetici con età tra 40 e 75 anni
con un rischio* ASCVD a 10 aa > 7,5% , se non controindicata.
|
IIa B
|
In adulti diabetici con
< 40 o > 75 anni è ragionevole valutare il rapporto
beneficio/danno, le possibili interazioni e considerare le preferenze
del paziente prima di avviare, continuare o intensificare una terapia
con statine.
|
IIa C
|
|
|
Prevenzione Primaria in individui senza Diabete Mellito e con LDL-C tra 70 e 189 mg/dl
|
|
Le Pooled Cohort
Equations dovrebbero essere usate per stimare il rischio ASCVD a 10 anni
in individui senza ASCVD clinica e LDL-C tra 70 e 189 mg/dl per avviare
una terapia con statine per la riduzione del rischio.
|
I B
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Adulti tra 40 e 75 anni con LDL-C tra 70 e 189, senza ASCVD clinica o diabete e un rischio a 10 anni > 7,5 % ,dovrebbero essere trattati con una terapia con statine ad intensità moderata-alta.
|
I A
|
E’ ragionevole offrire
una terapia con statine a moderata intensità ad adulti tra 40 e 75 anni,
con LDL-C tra 70 e 189 mg/dl, senza ASCVD clinica o diabete, e un
rischio stimato tra 5% e <7,5%.
|
IIa B
|
Prima di iniziare una
terapia con statine in prevenzione primaria in adulti con LDL-C tra 70 e
189 mg/dl, senza ASCVD o diabete, è ragionevole avviare un confronto
tra clinico e paziente per considerare il rapporto beneficio/danno, le
interazioni tra farmaci e le preferenze del paziente.
|
IIa C
|
In adulti con LDL-C
<190 mg/dl che non sono altrimenti identificati in uno dei 4 gruppi
candidati a riceve un beneficio dal trattamento con statine o per i
quali, dopo una valutazione quantitativa del rischio rimane dubbia la
decisione del trattamento, possono essere considerati fattori
addizionali** per assistere la decisione di trattare. In questi
individui, può essere considerata una terapia con statine in prevenzione
primaria dopo valutazione della potenziale riduzione del rischio di
ASCVD, eventi avversi, interazioni tra farmaci e discussione delle
preferenze del paziente
|
IIb C
|
Scompenso cardio-circolatorio ed Emodialisi
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|
L’Expert Panel non
fornisce raccomandazioni sull’avvio o la sospensione di statine in
pazienti con scompenso sistolico ischemico classe NYHA II-IV o in
pazienti in emodialisi.
|
_ _
|
(^) : per l’esplicitazione della Forza delle Raccomandazioni e del Livello di Evidenza vedere in:
Stone NJ et al. 2013 Acc/AHA Blood Cholesterol Guideline- http://circ.ahajournals.org/loohup/supp/doi:10.1161/01.cir.0000437738.63853.7a/-/DC1
*Rischio ASCVD include: prima
occorrenza di IMA non fatale, morte cardiovascolare, ictus fatale e non
fatale. Ricavato dalle Pooled Cohort Equations.
** : - LDL-C > 160 mg/dl o altra evidenza di iperlipidemia familiare
- Storia familiare di ASCVD in parenti di primo grado < 55 aa nei maschi e < 65 nelle femmine
- PCR ad alta sensibilità > 2 mg/dl
- Deposizione di calcio nell’aorta(CAC) > 300 Agaton o > 75 percentile per età sesso ed etnia
- Indice gamba/braccio < 0,9
- Rischio elevato di ASCVD A cura di Luigi Santoiemma
Pina Onotri
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