giovedì 5 dicembre 2013

Siglato al Ministero della salute il protocollo per il precariato medico e sanitario

il 3 dicembre è stato sottoscritto un protocollo di intesa sul precariato da tutte le sigle della dirigenza e del comparto sanità ed il Ministero della salute concordando la proposta di DPCM che dovrà essere condivisa con i ministeri della funzione pubblica e dell’economia.
Visti i limiti del’attuale DPCM, in particolare per quello che riguarda la stabilizzazione dei contratti atipici, il Ministero della salute ha assunto l’impegno di inviare alle Regioni una direttiva per la proroga di tutti i contratti di lavoro in essere siano essi a tempo determinato che atipici; infatti negli ultimi anni il numero di contratti atipici (co.co.co., co.co.pro, contratti libero-professionali etc.) è aumentato in modo esponenziale.

Nella direttiva verrà richiesto di prorogare i contratti in essere fino al 31.12.2016 ribadendo la necessità del lavoro attualmente precario, indispensabile per il mantenimento dei livelli di assistenza.

LE NOVITA’ CONTENUTE NELLA PROPOSTA DI DPCM

la possibilità di proroga dei contratti a tempo determinato e atipici in essere anche per le Regioni in piano di rientro;

lindividuazione del parametro della spesa per le stabilizzazioni a tempo indeterminato e per la conferma dei rapporti a tempo determinato e atipici;

la possibilità dellimmissione in ruolo fino al 31.12.2016 e senza ulteriori concorsi di quanti hanno già superato regolari procedure concorsuali inseriti in graduatorie utili per lassunzione a tempo indeterminato;

la possibilità di concorsi riservati per quanti hanno prestato servizio anche non continuativo per almeno tre anni negli ultimi cinque anni con contratto a tempo determinato;

la possibilità per i medici presso i servizi di emergenza di accedere ai concorsi anche senza specializzazione per quanti hanno svolto almeno 5 anni consecutivi di servizio;

lutilizzo delle graduatorie in ambito regionale.

Il Dpcm se pubblicato così come previsto possiede molte possibilità, sarà importante lapplicazione a livello regionale ed aziendale; per questi motivi SMI-FVM Lazio ha già provveduto a fare una ricognizione tra le situazioni presenti nelle ASL e Aziende ospedaliere. Quasi sempre i numeri non coincidono con quelli dati dalle aziende nei documenti di agosto pubblicati sul sito. Per tali motivi stiamo provvedendo ad una ulteriore verifica delle situazioni esistenti.


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