Il disegno che si va delineando è abbastanza chiaro: la Continuità Assistenziale è un lavoro difficile che viene svolto in mezzo a gravi difficoltà e con scarsi mezzi, tanto che mano a mano che la pletora medica si sta riassorbendo è sempre più difficile trovare chi voglia farlo.
Allora invece di risolvere i cronici problemi della Continuità Assistenziale è più conveniente abolirla, scaricando il problema sulla Medicina Generale. Con la complicità dei soliti noti.
A dimostrazione di questo riporto una nota ANSA e una dichiarazione del sen. Palagiano presidente della Commissione Sanità al Senato.
La cosa è diventata così evidente che persino il sen.Palagiano (autore dell'Ordine del Giorno sulla ricetta monopezzo) sembra cominciare ad accorgersene.
Sanita': a Milano mancano le guardie mediche
Nove su 10 hanno subito almeno una volta un'aggressione
(ANSA) - MILANO, 27 AGO - Solo 99 medici hanno risposto al bando
dell'Asl per 300 guardie mediche a Milano. Lo riferisce
Repubblica. 'Si tratta di un lavoro duro, pericoloso, poco
retribuito' spiega Pina Onotri, del Sindacato dei medici
italiano (Smi). 'Chi fa la guardia medica - aggiunge - non ha
diritto a malattia, maternita' e ferie retribuite. Senza contare
che il 90% delle postazioni sono prive degli standard di
sicurezza'. In Italia 9 guardie mediche su 10 hanno subito
almeno una volta un'aggressione.
Palagiano
(IdV): "Bene obiettivi, ma molte perplessità su chi dovrà fornire le
dotazioni tecnologiche agli ambulatori, non vorrei il vero obiettivo
della 'riformetta' fosse lo smantellamento, senza clamori, dei presidi
di guardia medica ai fini di una infinita spending-review e non il
miglioramento dell'assistenza al cittadino".