Quanto contenuto in questa intesa, che dà il titolo al post, è in pratica quanto da tempo nella regione Lazio stiamo chiedendo: una
centrale telefonica di C.A funzionante h24 7 giorno su 7 (considerato
che delle 440.000 chiamate che arrivano alla centrale di C.A di Roma, circa
200.000 sono per quota persa, cioè fuori fascia oraria).
Ed è quanto abbiamo chiesto in Toscana, andando contro le linee programmatiche FIMMG REGIONE: l'h 24 va mantenuta e nel contempo va potenziata l'assistenza diurna con medici di c.a utilizzati anche per attività distrettuali (codici bianchi e assistenza domiciliare), ad integrazione oraria.
Se si smantella il servizio, che come si vede dai dati, evade migliaia di richieste il risultato sarà un ancora maggior afflusso ai P.S ed un aumento della mole di lavoro anche per i medici di famiglia, che considerato quanto fanno durante la settimana non mi pare proprio il caso lavorino il sabato e la domenica.
Ed è quanto abbiamo chiesto in Toscana, andando contro le linee programmatiche FIMMG REGIONE: l'h 24 va mantenuta e nel contempo va potenziata l'assistenza diurna con medici di c.a utilizzati anche per attività distrettuali (codici bianchi e assistenza domiciliare), ad integrazione oraria.
Se si smantella il servizio, che come si vede dai dati, evade migliaia di richieste il risultato sarà un ancora maggior afflusso ai P.S ed un aumento della mole di lavoro anche per i medici di famiglia, che considerato quanto fanno durante la settimana non mi pare proprio il caso lavorino il sabato e la domenica.
Non serve inventarsi progetti strani, non servono le cooperative o le le
società di servizio, l'H24 noi già lo facciamo.
Di seguito una nota del mio collega toscano dott. Marco Bruni
Cari colleghi,
invito tutti a leggere con molta
attenzione i documenti allegati (scaricabili ai link in fondo a questo post).
E' opportuno che ognuno di noi inizi a farsi
una idea chiara di quello che sta succedendo, delle problematiche che l'ultimo ACR firmato in Toscana sta determinando soprattutto in un contesto più generale.
Questo allo scopo di cercare di trovare soluzioni adeguate ad una situazione che
si sta profilando, proprio perchè slegata da norme chiare e generali, come
estremamente variabile non solo tra regione e regione, ma e soprattutto tra le
varie aziende toscane. Intendo dire che il momento è delicato perchè ogni
azienda, in un contesto di regole maldefinite, da la sensazione di fare come
crede.
Ricordo che, per chi non lo sapesse, questa intesa
firmata tra stato e regioni il 7 febbraio scorso, è, di fatto, il seguito di
un'altra intesa stato regioni, avente lo stesso tema, firmata lo scorso anno.
Questo primo documento è stato da noi portato alla trattativa proprio perchè
proponeva un modello, inerente il servizio di CA, in contrasto con la proposta
fimmg/regione. Ebbene a suo tempo fu detto dalla regione che tale intesa (che
aveva valore per il 2011/2013) era assolutamente superata dagli eventi. Ebbene
oggi, dopo un anno, questa ultima intesa non fa altro che ribadire quanto a suo
tempo sostenuto dal primo documento. Documento che noi avevamo preso a
modello per fare la nostra proposta: H 24 come modello per le cure primarie,
percorsi emergenza-assistenza primaria come assolutamente separati, h 16 come
supporto all'h24 laddove sia possibile ma non in alternativa.
Il fatto che la conferenza stato regioni ribadisca
quanto indicato un anno fa la dice lunga sulla fuga in avanti della Regione Toscana che ha negato pubblicamente il valore di tale accordo. Fuga in
avanti che però non sembra supportata nè dallo stato, nè dalle altre
regioni.
E' ovviamente pericoloso che lo stato voglia andare da
una parte (non solo lo stato ma anche tutti i partiti continuano a parlare di h
24) e la regione toscana da una parte totalmente diversa, perchè ovviamente si
entra in un ginepraio di forzature contro cui ci dobbiamo
organizzare.
Invito quindi tutti a leggere attentamente i documenti
che potranno/dovranno essere tenuti come riferimento ed eventualmente proposti per
ribadire l'adesione ad un modello nazionale concordato e non a estremismi e
soluzioni fantasiose e di provincia.