sabato 16 febbraio 2013

Cronache sarde

Si rompe il muro di silenzio omertoso tipico delle granitiche ed oligarchiche associazioni che peggiorano la qualità di vita e di lavoro dei loro associati. Con il comunicato che trovate di seguito la segreteria della FIMMG di Sassari porta a conoscenza di tutti cio' che e' successo nella bellissima Sardegna.

Dal sito FIMMG Sassari

ACCORDO MEDIR: OLTRE IL DANNO LA BEFFA

Cari Colleghi, oggi è una giornata di scarsa gloria per il nostro sindacato e siamo spiacenti di dover, attraverso il nostro sito, darvi delle comunicazioni che non avremmo voluto.
E’ stato firmato un accordo ponte con la Regione Sardegna nel quale la Segreteria Regionale, pur con il parere contrario delle segreterie provinciali di Sassari e Cagliari che assieme rappresentano la maggioranza degli iscritti in Sardegna, consegna alla classe medica un ulteriore aggravio di lavoro in cambio di un tozzo di pane. Infatti, se come tutti sappiamo l’avvento della ricetta elettronica è un fatto ineluttabile, l’auspicio che a fronte di questo nuovo impegno vi fosse un adeguato compenso era aspettativa legittima di ognuno di noi.
Purtroppo gli 0,80 centesimi di euro che avremo con la firma dell’accordo erano già previsti dal ACN, l’avvio della ricetta elettronica comporterà pertanto un aggravio di lavoro, costi relativi all’adeguamento dei pc per i vari problemi che l’informatica pone e che possono essere risolti solo da personale specializzato, nonché costi di manutenzione. Appare quindi ancora più grave che la Segreteria Regionale abbia sottoscritto tale accordo, ignorando totalmente il mandato ricevuto durante una precedente riunione, accettando un maggiore carico di lavoro e di spese, senza contrattare un adeguato compenso.
In pratica stiamo pagando per lavorare di più.
Ciò contribuirà ad erodere ulteriormente il già depresso potere d’acquisto dei nostri stipendi che, ormai da troppi anni, non solo non vengono adeguati al costo della vita, ma perdono anche rispetto all’inflazione. Una ulteriore manifestazione di inettitudine della segreteria regionale forse troppo impegnata in sofismi e cavilli regolamentari per riuscire a tenere presenti i problemi reali della categoria.
Ancora una volta la miopia di pochi va a scapito di una classe medica al contrario sempre più impegnata e attanagliata da risvolti medico legali ormai soffocanti.
Non consola il pensare che presto la Segreteria regionale, già da tempo sfiduciata dalle segreterie di Sassari e Cagliari che rappresentano da sole la maggioranza degli iscritti della Sardegna, andrà a casa per fine mandato, perché questa come troppe altre lascia dietro di se i danni di una insipienza contrattuale che peseranno negli anni futuri sulla nostra professione.
Sedersi al tavolo di una trattativa e portare a casa meno di quanto previsto dagli accordi nazionali, a fronte di un maggiore carico di lavoro, è chiara manifestazione di incapacità e rappresenta un fallimento sindacale di cui tutti gli iscritti dovranno chiedere conto.
In una prossima riunione dei direttivi provinciali di Sassari e Cagliari si studieranno le iniziative possibili per tentare di ridurre i danni. Resta l’amarezza per l’ennesima occasione perduta ed occorrerà in futuro essere più oculati (o fortunati) nella scelta delle persone nelle quali riporre la nostra fiducia.