giovedì 11 luglio 2013

FarmaSMI News nr.09/2013

Caro Collega,
ti invio le ultime notizie 'flash'sul mondo del FARMACO.
Sperando di averti fatto cosa gradita, ti saluto. 
Alessandro Dalla Riva Responsabile Informazione Media, Politica Farmaco SMI
Ernesto La Vecchia Segretario Organizzativo Nazionale SMI  

 
NON associamo Sartani e Ace-Inibitori insieme.
 
Il BMJ 201-3; 246 pubblica una vasta meta-analisi di 33 studi randomizzati, per un totale di 68.405 pazienti, per dirimere l’annosa questione dell’effettivo  vantaggio del duplice blocco del sistema renina-angiotensina (RAS) con Ace-Inibitori (Ace-I) e bloccanti del recettore dell'angiotensina (ARB), teoricamente vantaggioso sulla base del rispettivo meccanismo d’azione , ma del tutto controverso negli studi in vivo:
 
·         Nel 2003, lo studio COOPERATE sembrava dimostrare che la duplice terapia con trandolapril e losartan riducesse il tempo di raddoppio della creatinina serica, allungando lo stadio terminale della malattia renale del 60% . Da qui l’impiego soprattutto fra i nefrologi, molto attenti ovviamente alla riduzione della proteinuria. E non vi è dubbio che la proteinuria diminuisce quando si aggiunge un sartano ad un Ace-I. Tanto che l’uso del duplice blocco continuò anche dopo che lo studio fu ritirato per delle incongruenze. Il ritiro dello studio non ebbe, tuttavia, come spesso accade, la vasta eco e le milioni di citazioni del lavoro iniziale. Qualcuno ha parlato di attrazione magica, che fatalmente colpisce i colleghi che tentano di fr! enare un’insufficienza renale cronica, ricorrendo all’ultima spiaggia;
 
·         Nel 2009, il Canadian Education Program Ipertensione (CHEP) ha invitato i medici e i pazienti a smettere di usare gli Ace-I e gli ARB assieme;
 
·         Nello studio ONTARGET gli esiti renali in persone ad alto rischio vascolare, trattate con telmisartan, ramipril, o entrambi in associazione, hanno dimostrato che la combinazione dei due farmaci è risultata associata ad un aumento del rischio di dialisi, raddoppio della creatinina sierica e di probabilità di morte rispetto all'utilizzo di uno dei due farmaci, ma assunto da solo.
 
La meta analisi del BMJ dimostra che il duplice blocco del sistema RAS non riduce il rischio di mortalità generale né della mortalità cardiovascolare rispetto alla monoterapia con Ace-I o ARB. 
L’unico apparente vantaggio sarebbe una riduzione del 18% dei ricoveri per scompenso nei pazienti con insufficienza cardiaca grave, ma l’effetto è gravato da un significativo aumento
del 55% del rischio di iperkaliemia, del 66% di ipotensione e del 41% di insufficienza renale.
 
COMMENTO
 
Ce n’è abbastanza per metterci una croce …! Non associamo mai Ace-I e ARB ed eliminiamo l’ARB in tutti i nostri assistiti che viaggiano ancora con questa pericolosa associazione, con ev. lettera al collega specialista citando:
 
Makani H, Bangalore S, Desouza KA, et al. Efficacy and safety of dual blockadeof the renin-angiotensin system: a metaanalysis of randomized trials. BMJ 201-3; 246.
 
 
 
 
Sildenafil, il brevetto scaduto taglia il prezzo, … fino al 75%

E’ finalmente scaduto il brevetto del sildenafil  (Viagra). In farmacia il medicinale generico ora lo troviamo a prezzi più bassi anche del 75%, rispetto al suo originatore.
Questo permetterà di agevolare l'accesso alla terapia e soprattutto di evitare che i cittadini (molti) si rivolgano a canali illegali per procurarsi il farmaco a un prezzo inferiore, con rischio di contraffazione (calcolato da AIFA in circa l’80% del venduto on line … !).
I nuovi prezzi possono rappresentare un invito, rivolto all'AIFA affinché prenda in considerazione la rimborsabilità del farmaco anche per pazienti cardiopatici e diabetici e non solo per i medullolesi.
Attenzione tuttavia, in questa fase. Per un periodo ci sarà confusione di prezzi: le case produttrici, infatti, Pfizer compresa, hanno immesso equivalenti con costi estremamente differenziati.
 
 
 
Le pomate a base di FANS funzionano bene.
 
Sul N°6 di FarmaSMI davamo conto delle ultime evidenze, che consigliavano un uso dei FANS per os molto più prudente di quanto da tutti noi (e dai cittadini) praticato.
 
La Cochrane Collaboration (CC) ci viene in aiuto con una revisione della letteratura (1) , che ci suggerisce come i FANS topici siano efficaci nel trattamento del dolore da malattie muscolo-schetriche croniche, probabilmente molto più di quanto alcuni di noi si aspettano.
I FANS per uso topico sono prescritti dal medico, ma usati soprattutto spontaneamente dai pazienti, trattandosi di medicinali liberamente acquistabili anche senza ricetta medica.
La meta analisi della CC ha preso in considerazione, come è tradizione del prestigioso Istituto, solo studi inoppugnabili per metodo, randomizzati e in doppio cieco contro placebo: in totale 34 studi per 7668 pazienti studiati.
I FANS topici hanno dimostrato essere costantemente più efficaci del placebo nel ridurre il dolore e, soprattutto, di non differire nella loro efficacia dai tradizionali FANS per uso orale, con un NNT sovrapponibile, in particolare nelle patologie del ginocchio e della mano.
Come c'era da aspettarsi i FANS topici erano gravati da un maggior rischio di effetti collaterali locali, ma da molto minori effetti gastrointestinali, assenti gli effetti sull’asse CV.
Per quanto riguarda le varie formulazioni usate, la crema sarebbe meno efficace del gel e dello spray.
I FANS topici esplicherebbero la loro azione sia a livello delle strutture peri-articolari sia attraverso un minimo assorbimento sistemico.
 
COMMENTO
 
Sembra l’uovo di Colombo… un ottima, ulteriore risorsa, insieme al sofisticato armamentario dei farmaci antidolorifici di cui disponiamo, per diminuire drasticamente l’uso dei FANS sistemici !
 
La pratica di usare i FANS topici per trattare la sintomatologia dolorosa delle malattie muscolari e scheletriche croniche da oggi ha , quindi, ottime fondamenta:
 
·         rappresenta una modalità di approccio corretta ad un problema comune, giustificata dai dati della letteratura
·          da incoraggiare, perché abbatte i frequenti e gravi effetti collaterali sistemici di questa classe di farmaci ampiamente abusata da singoli e medici.
 
D'altra parte il loro uso è previsto anche dalle linee guida reumatologiche più recenti.
 
1. Derry S et al. Topical NSAIDs for chronic musculoskeletal pain in adults Cochrane Database Syst Rev. Pubblicato
online il 12 settembre 2012.