lunedì 4 marzo 2013

Il blocco contrattuale ci sta distruggendo

Il collega Bartolomeo Del Zotti ha pubblicato quanto segue nel gruppo Facebook "Sanità in rete", lo riporto integralmente poichè lo condivido e mi fa proporre qualche considerazione sul passaggio alla dipendenza...

Il blocco contrattuale ci sta distruggendo. Mentre per un dipendente si traduce in un mancato adeguamento al costo della vita, per noi si traduce in una riduzione degli emolumenti che mette a rischio la nostra stessa sopravvivenza perchè il metano se ne frega del contratto bloccato e presto le spese saranno superiori alle entrate. A meno che non ci si aggreghi in grupponi, creg, cooperative ma neanche questo basterà ed allora saremo alla mercè di chi vorrà ridurre ulteriormente il costo del lavoro e fioccheranno pagamenti a prestazioni, a gettoni, a budget e ad amenità varie. E' dunque questo il prezzo della libertà? un lavoro sottopagato che toglierà ogni serenità non solo alla vita professionale ma anche a quella reale? Bene, accomodatevi pure ma cercate di non bruciarvi il residuo alare del vostro libero agire. P.S. Non mi pare che gli ospedalieri se la passino come gli schiavi egizi e anche da pensionati non li ho mai visti chiedere l'elemosina sulle gradinate di qualche chiesa o fuori di qualche supermercato, mentre ho visto qualche medico di medicina generale passsare gli ultimi anni della propria vita in povertà, nonostante l'ENPAM.