martedì 26 marzo 2013

PROPOSTE SMI LAZIO PER LA RIORGANIZZAZIONE DELLA SANITA’ LAZIALE

  1. Riduzione posti letto e presidi ospedalieri di II livello:
Inutile chiusura indiscriminata con tagli lineari ma valutazione per ogni singolo caso in base alla caratteristica pubblico/privata della struttura e sul livello di eccellenza
  1. Sanità territoriale e assistenza H24:
    1. Riorganizzare l’assistenza territoriale attraverso l’utilizzo corretto delle risorse regionali privilegiando le ASL e soprattutto i distretti che devono essere il centro nevralgico del sistema, garanti dellomogeneità dellofferta sanitaria erogata su tutto il territorio, cosa non garantita se il governo del sistema viene affidata a cooperative.
    2. Utilizzare per tutta la MG un'unica centrale d’ascolto attiva h 24,7 giorni su 7, anche in questo caso privilegiando l’esistente e numeri telefonici già noti (centrali d’ascolto della continuità assistenziale ex guardia medica) in cui operano medici, selezionati in base a criteri standardizzati, che da dieci anni svolgono attività di risposta alla cittadinanza , con il compito di attivare il servizo 118 per l’emergenza, la guardia medica per prestazioni non differibili,indirizzare i cittadini alla propria UCP di riferimento, dispensare consigli telefonici.
    3. Creazione di AFT a sedi multiple con collegamento in rete , coincidenti con le attuali UCP, o a sede singola, con funzionamento h 12 , dalle ore 8 alle 20, nei giorni feriali.
    4. Creazione di ambulatori distrettuali di riferimento, interdisciplinari con la specialistica ambulatoriale e diagnostica di I livello, impedendo le esternalizzazioni di servizi che hanno dimostrato nel tempo un dispendio economico infruttuoso e cercando di ottimizzare le risorse
    5. Utilizzazione di personale amministrativo ed infermieristico delle ASL nell’ambito delle AFT, per l’erogazione di una migliore assistenza alla cittadinanza.
  2. Assistenza domiciliare e medicina generale:
a lo SMI propone che venga normata la partecipazione del MMG al team di valutazione multidisciplinare per la presa in carico dei pz cronici e fragili

  1. Accesso alla scelta del medico da parte dei cittadini domiciliati :
Attualmente nella nostra regione difformi procedure aziendali impediscono lattribuzione ai MMG dei pazienti domiciliati con evidente violazione del diritto alla salute;lo SMI Lazio propone una semplificazione delle procedure amministrative e ladozione di criteri uniformi su tutto il territorio regionale.
  1. Formazione in medicina generale regionale: revisione dei compiti, struttura e organigramma dellattuale CEFORMEG, con programmazione e investimenti concordati e verificati e finalizzati alla formazione della qualità in medicina generale.
  2. Sistema Urgenza- Emergenza:medicalizzazione delle ambulanze ed evitare lesternalizzazione del servizio. Laddove questi 2 criteri sono stati applicati si è vista una riduzione degli accessi impropri al P.S del 50%.
  3. Livelli occupazionali e valorizzazione professionale: applicazione delle piante organiche di continuità assistenziale ed attribuzione di incarichi anche a termine nelle attività territoriali programmate, per rimpiazzare la carenza di organico che sta mettendo a repentaglio i servizi di prevenzione,diagnosi e cura.