- Riduzione posti letto e presidi ospedalieri di II livello:
Inutile
chiusura indiscriminata
con tagli
lineari ma
valutazione per
ogni singolo
caso in
base alla
caratteristica
pubblico/privata della
struttura e
sul livello
di eccellenza
- Sanità territoriale e assistenza H24:
- Riorganizzare l’assistenza territoriale attraverso l’utilizzo corretto delle risorse regionali privilegiando le ASL e soprattutto i distretti che devono essere il centro nevralgico del sistema, garanti dell’omogeneità dell’offerta sanitaria erogata su tutto il territorio, cosa non garantita se il governo del sistema viene affidata a cooperative.
- Utilizzare per tutta la MG un'unica centrale d’ascolto attiva h 24,7 giorni su 7, anche in questo caso privilegiando l’esistente e numeri telefonici già noti (centrali d’ascolto della continuità assistenziale ex guardia medica) in cui operano medici, selezionati in base a criteri standardizzati, che da dieci anni svolgono attività di risposta alla cittadinanza , con il compito di attivare il servizo 118 per l’emergenza, la guardia medica per prestazioni non differibili,indirizzare i cittadini alla propria UCP di riferimento, dispensare consigli telefonici.
- Creazione di AFT a sedi multiple con collegamento in rete , coincidenti con le attuali UCP, o a sede singola, con funzionamento h 12 , dalle ore 8 alle 20, nei giorni feriali.
- Creazione di ambulatori distrettuali di riferimento, interdisciplinari con la specialistica ambulatoriale e diagnostica di I livello, impedendo le esternalizzazioni di servizi che hanno dimostrato nel tempo un dispendio economico infruttuoso e cercando di ottimizzare le risorse
- Utilizzazione di personale amministrativo ed infermieristico delle ASL nell’ambito delle AFT, per l’erogazione di una migliore assistenza alla cittadinanza.
- Assistenza domiciliare e medicina generale:
a
lo SMI
propone che
venga normata
la partecipazione
del MMG
al team
di valutazione
multidisciplinare per
la presa
in carico
dei pz
cronici e
fragili
- Accesso alla scelta del medico da parte dei cittadini domiciliati :
Attualmente
nella nostra
regione difformi
procedure aziendali
impediscono l’attribuzione
ai MMG
dei pazienti
domiciliati con
evidente violazione
del diritto
alla salute;lo
SMI
Lazio propone
una semplificazione
delle procedure
amministrative e
l’adozione
di criteri
uniformi su
tutto il
territorio regionale.
- Formazione in medicina generale regionale: revisione dei compiti, struttura e organigramma dell’attuale CEFORMEG, con programmazione e investimenti concordati e verificati e finalizzati alla formazione della qualità in medicina generale.
- Sistema Urgenza- Emergenza:medicalizzazione delle ambulanze ed evitare l’esternalizzazione del servizio. Laddove questi 2 criteri sono stati applicati si è vista una riduzione degli accessi impropri al P.S del 50%.
- Livelli occupazionali e valorizzazione professionale: applicazione delle piante organiche di continuità assistenziale ed attribuzione di incarichi anche a termine nelle attività territoriali programmate, per rimpiazzare la carenza di organico che sta mettendo a repentaglio i servizi di prevenzione,diagnosi e cura.