Con il consenso dell'autore riporto da www.pillole.org questa nota sui nuovi anticoagulanti.
Bibliografia
1. http://www.medicoeleggi.com/argomenti000/italia2013/405164.htm
2. Heidbuchel H et al. EHRA Pratical Guide on the use of new oral anticoagulants in patients with non-valvular atrial fibrillation: executive summary. European Heart Journal. Pubblicato online il 16 aprile 2013. Doi:10.1093/eurheart/eht134.
Dopo l'immissione in commercio del Pradaxa [1] nel nostro paese inizieranno, seppure frenati dai dispositivi di
legge (Piano Terapeutico, Registro Informatico e tetto di spesa), a
diffondersi i nuovi anticoagulanti orali.
Le indicazioni terapeutiche autorizzate sono:
per le confezioni da 150 mg:
Prevenzione di ictus e embolia sistemica in pazienti adulti con
fibrillazione atriale non valvolare con uno o più dei seguenti
fattori di rischio:
Precedente ictus, attacco ischemico transitorio o embolia sistemica
(ES)
Frazione di eiezione del ventricolo sinistro < 40%
Insufficienza cardiaca sintomatica, = Classe 2 della classificazione
della New York Heart Association (NYHA)
Età = 75 anni
Età = 65 anni associata con una delle seguenti condizioni: diabete
mellito, coronaropatia o ipertensione
per la confezione da 110 mg:
Prevenzione primaria di episodi trombo embolici in pazienti adulti
sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva totale dell'anca o del
ginocchio.
Prevenzione di ictus e embolia sistemica in pazienti adulti con
fibrillazione atriale non valvolare con uno o più dei seguenti
fattori di rischio:
Precedente ictus, attacco ischemico transitorio o embolia sistemica
(ES)
Frazione di eiezione del ventricolo sinistro < 40%
Insufficienza cardiaca sintomatica, = Classe 2 della classificazione
della New York Heart Association (NYHA)
Età = 75 anni
Età = 65 anni associata con una delle seguenti condizioni: diabete
mellito, coronaropatia o ipertensione.
Visto che prima o poi avremo a che fare, seppure in seconda battuta,
con questi farmaci mi sembra utile riassumere la guida
pratica all'uso di questi farmaci pubblicata dall'European Hearth
Journal [2].
i 10 punti da ricordare sono:
- Valutare sempre la funzione renale perchè la dose varia in
funzione della stessa.
- L'aPTT fornisce un indicatore qualitativo (ma non
quantitativo) del dabigatran
- Il TP fornisce un indicatore qualitativo del rivaroxaban e
dell'apixaban
- Non esistono indicatori del grado di scoagulazione
- Solo il Rivaroxaban può essere assunto con il cibo, mentre gli
altri vanno assunti a stomaco vuoto
- Il dosaggio del dabigatran dovrebbe essere ridotto a 75 mg
b.i.d. nei pazienti che assumono dronedarone, ketoconazolo, o
itraconazolo
- I nuovi anticoagulanti sono controindicati nei pazienti che
assumono ritonavir, rifampicina, o fenitoina
- l'effetto anticoagulante scompare rapidamente 12-24 ore dopo
ogni singola dose, la scarsa compliance può essere pagata cara
- per questo motivo è consigliabile eseguire un ecocardio trans
esofageo prima di procedere ad una cardioversione persino dopo 3
settimane di utilizzo dei nuovi anticoagulanti
- Nei pazienti che vanno incontro ad una procedura chirurgica (e hanno una normale funzione renale) i nuovi anticoagulanti vanno sospesi 24 ore prima se la procedura chirurgica è minore, 48 ore prima se maggiore
dott. Bruno Dell'Aquila
Medico di Medicina Generale
Roma
Bibliografia
1. http://www.medicoeleggi.com/argomenti000/italia2013/405164.htm
2. Heidbuchel H et al. EHRA Pratical Guide on the use of new oral anticoagulants in patients with non-valvular atrial fibrillation: executive summary. European Heart Journal. Pubblicato online il 16 aprile 2013. Doi:10.1093/eurheart/eht134.