Riunione in Fnom del 27 giugno 2013-06-30
L’osservatorio della professione femminile ha
realizzato un’audizione con le sigle
sindacali di categoria e colleghe impegnate nelle consulte Enpam
Presenti
SMI, FIMMG CISL, UIL-FPL,ANAOO FIMMG , ANPO CIMO, CGL,
l’associazione ARMIDA e Professare, Se non ora quando Sanità, la presidente del
Corso di Scienze infermieristiche del Campus, La Presidente dell’Associazione
di CONFPROFESSIONI, consulta Enpam della S.A. e della MG, Andi.
La finalità dell’incontro è quella di creare una rete su
temi di interesse comune :
tutele, formazione , co-working, cug , valorizzazione delle
donne per cambiare la pubblica amministrazione, creazione di politiche attive e
misure concrete per la conciliazione della vita personale e professionale,
maternità in campo lavorativo e previdenziale.
Un obbiettivo che sarà sicuramente perseguito sarà quello
delle quote di genere , realizzando un equilibrio tra rappresentanza e
presenza, da conseguire a livello di Ordini, Federazioni , Enpam e Sindacati
(compatibilmente i rispettivi statuti).
Nel mio intervento ho chiarito che il mio sindacato non
necessita di quote rosa, essendo il genere molto ben rappresentato (siamo al
50%?).Ho parlato di temi a me cari da sempre :lavoro usurante ,sicurezza,
tutele e maternità. . Credo che soprattutto il lavoro notturno abbia colpito la
platea e la mancanza di possibilità di sospensione della convenzione in caso di
adozione.
Dopo di me è intervenuta la rappresentante fimmg, che ha esordito che dicendo che rappresentava il sindacato maggioritario
della medicina generale. Che non si può parlare di lavoro usurante e tutele ,
in quanto bisogna fare i conti con la sostenibilità del sistema Enpam. Che la
Fimmg ha un sogno la rifondazione della medicina generale (?) e l’h16 (modello
toscano) per consentire alle colleghe di lavorare in sicurezza(?), non tenendo
conto dei livelli occupazionali, aggiungo io. Il suo intervento, di puro stampo
sindacale , non è stato molto ben capito .
E’ stato, invece, molto ben compreso che era una replica al
mio. Non ho ritenuto di dover ribattere, non essendo quella la sede adeguata.
Ma che una donna non trovi un punto di convergenza su temi
quali sicurezza e tutele semplicemente perché il suo sindacato non ne fa
menzione, mi sembra molto triste.
Buona lettura...