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Piazza Roma B
lunedì 30 settembre 2013
giovedì 26 settembre 2013
Evento del 12 Ottobre
Cari colleghi sono lieta di invitarvi all'evento SMI del 12 ottobre
che tratterà della riorganizzazione sanitaria regionale. L'evento cade
dopo qualche giorno dalla convocazione dei sindacati da parte della
regione Lazio per la presentazione del progetto "Case della
salute":progetto sul quale naturalmente vi relazioneremo.
Cordiali salutiL'iscrizione all'evento si può fare inviando una mail di adesione a smi_lazio@alice.it oppure a siameg@tin.it
Lettera sulla trasmissione telematica
Sindacato dei Medici Italiani
__________________________________________________________________________
Roma
26/09/13
Alla
cortese attenzione del Direttore della
Dott.ssa
Flori De Grassi
Alla
cortese attenzione del Dirigente dell'Area
Dr.ssa
Floriana Rosati
Alla
cortese attenzione del Dirigente dell'Area Politica
Del Farmaco
Dr.ssa
Lorella Lombardozzi
Alla
SOGEI
Ai Direttori Generali ASL
Prot.41/13
Oggetto:trasmissione telematica
ricette.
Egregi,
è
pervenuta ad alcuni nostri
iscritti la comunicazione
da parte della Regione Lazio di non aver rispettato la normativa
relativa dell' invio telematico delle ricette al sistema TS.
Si fa presente che, da una
disamina delle singole posizioni, è emerso che in pochissimi casi
c’è stato il mancato invio delle ricette, invece, nella maggior
parte dei casi, è emersa la presenza di:
- errori nell’invio relativo alla tempistica
- errori nell’invio relativo alla modalità,
- problemi relativi al disallineamento dati tra medico e Regione (codici regionali),
- criticità dei gestionali che inviano con password scadute o non inviano.
Abbiamo poi le ricette scartate a
priori, perché gli estremi della ricetta non sono impostati
correttamente e non sempre tale erronea impostazione è imputabile
al medico, spesso la sequenza dei numeri di un singolo ricettario non
corrisponde alla sequenza del sistema.
Per cui si invitano le S.S.LL. di
verificare le singole posizioni con i diretti interessati, attivarsi
per ottemperare a tutti gli obblighi aziendali e regionali evitando
generiche comunicazioni che creano allarmismo e confusione non
tenendo conto dei limiti e delle incongruità del sistema
informatico.
Occorre sottolineare che tutto ciò
è avvenuto, avviene ed avverrà a causa nell’inadempienza della
regione Lazio che in questi anni ha utilizzato la buona volontà dei
MMG che si sono fatti carico di un compito che, sia per accordi
nazionali (ACN del 2012 art. 13 bis comma 5) che per protocolli
d’intesa regionali (punto 4 protocollo del 28/12/2010), sarebbe
dovuto essere senza oneri a carico del MMG ed a carico delle regioni
per quanto riguarda i collegamenti ADSL e trasmissione dati.
In
ultimo si coglie l’occasione per sollecitare l’accredito dell’una
tantum prevista per tutti quei colleghi che hanno provveduto
all’invio delle ricette prima del termine ultimo previsto dalla
normativa, così come concordato tra Regione Lazio e OO.SS.
Distinti
saluti
f.to
Il
Vice Segretario
Paolo
Marotta
martedì 24 settembre 2013
lunedì 23 settembre 2013
Consiglio dei Sanitari del 11/09/2013
CONSIGLIO DEI SANITARI
Seduta del 11 settembre 2013 Ore 14.30
Presenti: Piroli Enrico, De Felici Isabella, Bertoldi Innocenzo, Bondanini Francesco, Brini Quintilio, Cappiello Giuseppina, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Lisitano Renato, Monzio Compagnoni Claudio, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Scala Vincenzo Francesco, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Iafisco Sergio, Fumagalli Emilio, Palombella Desiderio
Il Presidente apre la seduta presentando la Commissione tecnica che ha elaborato la proposta dell’Atto Aziendale in base al DCA n. 206/2013 e dà la parola al Dott. Spanò per l’esposizione.
Dopo una breve spiegazione circa i criteri adottati viene illustrato l’Organigramma che riassume i principali adempimenti previsti dal DCA.
Alla fine della presentazione viene richiesto dalla Commissione di esprimere eventuali osservazioni e di fornire il parere su tale lavoro.
La Consigliera Onotri chiede che venga data la possibilità di valutare quanto presentato e di riservarsi di inviare entro 48 ore eventuali suggerimenti anche in considerazione dei percorsi assistenziali all’interno del distretto in particolare per quanto concerne i rapporti con il personale convenzionato, come prevede il decreto Balduzzi.
La Consigliera Miccinesi fa rilevare che non è chiara nella proposta di atto aziendale la collocazione del Servizio Professionale della Riabilitazione, mai stato sentito dalla Commissione Tecnica, la sua organizzazione in una Struttura, e i compiti e le funzioni attribuite alla figura dirigenziale nel rispetto della Legge 251/2000, mancando del tutto le proposte per le singole professioni sanitarie e sociali.
Il Vicepresidente chiede se tale Atto Aziendale è stato redatto presupponendo la costituzione delle Macroaree.
Il Dott. Spanò chiarisce che la costituzione delle Macroaree non è stata ancora effettuata.
Il Consigliere Cinque esprime la propria perplessità circa gli adempimenti che hanno determinato in alcuni casi la costituzione di accorpamenti complessi come ad esempio nel Dipartimento di Chirurgia oppure il rischio di una disomogeneità di prestazioni nel territorio come nel caso della Procreazione Cosciente e Responsabile.
Il Dott. Spanò concorda nelle osservazioni puntuali del Dott. Cinque.
Il Consigliere Bertoldi sottolinea come il DCA abbia determinato una forte diminuzioni del numero delle strutture organizzative che spingono l’Amministrazione a rivedere la propria organizzazione a
favore della creazione di percorsi di cura prevedendo quindi il riconoscimento di figure con alta professionalità.
Dopo un’accesa discussione i Consiglieri esprimono parere favorevole.
Viene demandata alla struttura di supporto l’invio al Consiglio dei sanitari della presentazione della proposta dell’Atto Aziendale 2013 per l’inoltro alla Commissione tecnica di eventuali osservazioni entro 48 ore.
La seduta si chiude alle ore 16,30.
Letto e approvato
Il Segretario del CdS Il Presidente del CdS
Dott. Sergio Iafisco Dott. Enrico Piroli
Seduta del 11 settembre 2013 Ore 14.30
Presenti: Piroli Enrico, De Felici Isabella, Bertoldi Innocenzo, Bondanini Francesco, Brini Quintilio, Cappiello Giuseppina, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Lisitano Renato, Monzio Compagnoni Claudio, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Scala Vincenzo Francesco, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Iafisco Sergio, Fumagalli Emilio, Palombella Desiderio
Il Presidente apre la seduta presentando la Commissione tecnica che ha elaborato la proposta dell’Atto Aziendale in base al DCA n. 206/2013 e dà la parola al Dott. Spanò per l’esposizione.
Dopo una breve spiegazione circa i criteri adottati viene illustrato l’Organigramma che riassume i principali adempimenti previsti dal DCA.
Alla fine della presentazione viene richiesto dalla Commissione di esprimere eventuali osservazioni e di fornire il parere su tale lavoro.
La Consigliera Onotri chiede che venga data la possibilità di valutare quanto presentato e di riservarsi di inviare entro 48 ore eventuali suggerimenti anche in considerazione dei percorsi assistenziali all’interno del distretto in particolare per quanto concerne i rapporti con il personale convenzionato, come prevede il decreto Balduzzi.
La Consigliera Miccinesi fa rilevare che non è chiara nella proposta di atto aziendale la collocazione del Servizio Professionale della Riabilitazione, mai stato sentito dalla Commissione Tecnica, la sua organizzazione in una Struttura, e i compiti e le funzioni attribuite alla figura dirigenziale nel rispetto della Legge 251/2000, mancando del tutto le proposte per le singole professioni sanitarie e sociali.
Il Vicepresidente chiede se tale Atto Aziendale è stato redatto presupponendo la costituzione delle Macroaree.
Il Dott. Spanò chiarisce che la costituzione delle Macroaree non è stata ancora effettuata.
Il Consigliere Cinque esprime la propria perplessità circa gli adempimenti che hanno determinato in alcuni casi la costituzione di accorpamenti complessi come ad esempio nel Dipartimento di Chirurgia oppure il rischio di una disomogeneità di prestazioni nel territorio come nel caso della Procreazione Cosciente e Responsabile.
Il Dott. Spanò concorda nelle osservazioni puntuali del Dott. Cinque.
Il Consigliere Bertoldi sottolinea come il DCA abbia determinato una forte diminuzioni del numero delle strutture organizzative che spingono l’Amministrazione a rivedere la propria organizzazione a
favore della creazione di percorsi di cura prevedendo quindi il riconoscimento di figure con alta professionalità.
Dopo un’accesa discussione i Consiglieri esprimono parere favorevole.
Viene demandata alla struttura di supporto l’invio al Consiglio dei sanitari della presentazione della proposta dell’Atto Aziendale 2013 per l’inoltro alla Commissione tecnica di eventuali osservazioni entro 48 ore.
La seduta si chiude alle ore 16,30.
Letto e approvato
Il Segretario del CdS Il Presidente del CdS
Dott. Sergio Iafisco Dott. Enrico Piroli
Consiglio dei Sanitari del 10/07/2013
CONSIGLIO DEI SANITARI
Seduta del 10 luglio 2013 Ore 9.30
Presenti: De Felici Isabella, Iafisco Sergio, Brini Quintilio, Cappiello Giuseppina, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Fumagalli Emilio, Monzio Compagnoni Claudio, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Piroli Enrico, Bondanini Francesco, Bertoldi Innocenzo, Lisitano Renato, Scala Vincenzo Francesco
Il Vicepresidente apre la seduta dando lettura del precedente verbale e comunica che sono pervenute alla segreteria i contributi del dott. Desideri sul dipartimento prevenzione e del Dott. Verdini per i pediatri e la proposta della d.ssa Miccinesi sulle professioni sanitarie.
Si dà lettura dello schema riassuntivo relativo alla configurazione organizzativa attraverso il confronto tra l’Atto Aziendale 2007 e la proposta dell’Atto Aziendale presentata nel 2011. Si evidenziano discrepanze tra lo schema e indicazioni delle nuove Linee Guida per atto aziendale, in particolare tra aumento di UOS ospedaliere e diminuzione delle UOS non ospedaliere nonché alcune modifiche previste per il DSM e per il settore tecnico-amministrativo.
Il Consigliere Cinque ribadisce come i cambiamenti si orientano a livello numerico, ma manca una visione programmatico e legata ai profili di cura dei pazienti; va, quindi, valutata la proposta della nuova organizzazione in funzione di una appropriatezza clinico – assistenziale.
Il Segretario indica come sia mancata un’analisi complessiva sulla filosofia che ispira l’atto aziendale ovvero sui cambiamenti organizzativi in funzione del miglioramento del servizio all’utenza .
La Consigliera Onotri sottolinea l’importanza del parere del Consiglio, peraltro richiesto nelle Linee Guida dell’ Atto Aziendale.
Il Segretario indica come metro di giudizio dei cambiamenti organizzativi alcuni casi, quali: la esternalizzazione delle attività del CAD che ha oggettivamente peggiorato la qualità del servizio senza peraltro diminuirne i costi.
Il Vicepresidente ribadisce come manchi la centralizzazione del dibattito sulla funzionalità organizzativa nei riguardi dell’utenza a discapito di trattative, come ad esempio un taglio conservativo di incarichi e unità operative.
Il Consigliere Desideri indica come metodo di partenza, un’analisi dell’Atto alla luce di leggi che regolano l’organizzazione aziendale dipartimentale e professionale.
La Consigliera Miccinesi chiede ai membri del Consiglio se vi sono informazioni ufficiali su possibili proroghe dei termini di scadenza per la promulgazione degli atti aziendali, si ribadisce ad oggi la scadenza del 15 luglio per la consegna di una relazione da parte del Gruppo di Lavoro attivo in Regione ed del 4 agosto per la prevista consegna della proposta dell’Atto Aziendale alla Regione.
Viene indicata la data prossima seduta del Consiglio dei Sanitari per il giorno 11 settembre ore 9,30, salvo convocazione straordinaria in relazione alla necessità di discussione dell’atto aziendale, qualora stilato e sottoposto al Consiglio.
La seduta si chiude alle ore 11,30.
Letto e approvato
Il Segretario del CdS Il Presidente del CdS
Dott. Sergio Iafisco Dott. Enrico Piroli
Seduta del 10 luglio 2013 Ore 9.30
Presenti: De Felici Isabella, Iafisco Sergio, Brini Quintilio, Cappiello Giuseppina, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Fumagalli Emilio, Monzio Compagnoni Claudio, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Piroli Enrico, Bondanini Francesco, Bertoldi Innocenzo, Lisitano Renato, Scala Vincenzo Francesco
Il Vicepresidente apre la seduta dando lettura del precedente verbale e comunica che sono pervenute alla segreteria i contributi del dott. Desideri sul dipartimento prevenzione e del Dott. Verdini per i pediatri e la proposta della d.ssa Miccinesi sulle professioni sanitarie.
Si dà lettura dello schema riassuntivo relativo alla configurazione organizzativa attraverso il confronto tra l’Atto Aziendale 2007 e la proposta dell’Atto Aziendale presentata nel 2011. Si evidenziano discrepanze tra lo schema e indicazioni delle nuove Linee Guida per atto aziendale, in particolare tra aumento di UOS ospedaliere e diminuzione delle UOS non ospedaliere nonché alcune modifiche previste per il DSM e per il settore tecnico-amministrativo.
Il Consigliere Cinque ribadisce come i cambiamenti si orientano a livello numerico, ma manca una visione programmatico e legata ai profili di cura dei pazienti; va, quindi, valutata la proposta della nuova organizzazione in funzione di una appropriatezza clinico – assistenziale.
Il Segretario indica come sia mancata un’analisi complessiva sulla filosofia che ispira l’atto aziendale ovvero sui cambiamenti organizzativi in funzione del miglioramento del servizio all’utenza .
La Consigliera Onotri sottolinea l’importanza del parere del Consiglio, peraltro richiesto nelle Linee Guida dell’ Atto Aziendale.
Il Segretario indica come metro di giudizio dei cambiamenti organizzativi alcuni casi, quali: la esternalizzazione delle attività del CAD che ha oggettivamente peggiorato la qualità del servizio senza peraltro diminuirne i costi.
Il Vicepresidente ribadisce come manchi la centralizzazione del dibattito sulla funzionalità organizzativa nei riguardi dell’utenza a discapito di trattative, come ad esempio un taglio conservativo di incarichi e unità operative.
Il Consigliere Desideri indica come metodo di partenza, un’analisi dell’Atto alla luce di leggi che regolano l’organizzazione aziendale dipartimentale e professionale.
La Consigliera Miccinesi chiede ai membri del Consiglio se vi sono informazioni ufficiali su possibili proroghe dei termini di scadenza per la promulgazione degli atti aziendali, si ribadisce ad oggi la scadenza del 15 luglio per la consegna di una relazione da parte del Gruppo di Lavoro attivo in Regione ed del 4 agosto per la prevista consegna della proposta dell’Atto Aziendale alla Regione.
Viene indicata la data prossima seduta del Consiglio dei Sanitari per il giorno 11 settembre ore 9,30, salvo convocazione straordinaria in relazione alla necessità di discussione dell’atto aziendale, qualora stilato e sottoposto al Consiglio.
La seduta si chiude alle ore 11,30.
Letto e approvato
Il Segretario del CdS Il Presidente del CdS
Dott. Sergio Iafisco Dott. Enrico Piroli
Consiglio dei Sanitari del 03/07/2013
CONSIGLIO DEI SANITARI
Seduta straordinaria del 3 luglio 2013 Ore 9.30
Presenti: Piroli Enrico, De Felici Isabella, Iafisco Sergio, Bertoldi Innocenzo, Brini Quintilio, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Lisitano Renato, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Scala Vincenzo Francesco, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Bondanini Francesco, Cappiello Giuseppina, Fumagalli Emilio, Monzio Compagnoni Claudio
Il Vicepresidente apre la seduta dando lettura del precedente verbale.
Il Presidente precisa che al momento non è prevista la partecipazione, come approvato nella seduta precedente, del Vicepresidente al Gruppo di lavoro per l’atto aziendale, ma non esclude il continuo aggiornamento dei lavori svolti.
Il Consigliere Onotri espone una proposta,”a costo zero”, in applicazione delle Linee Guida per l’Atto aziendale (DCA n. 206/ 2013), relativa all’applicazione del decreto Balduzzi e limitatamente all’organizzazione territoriale e all’area convenzionata, MMG, e ne preannuncia l’invio al Consiglio, unitamente alla proposta del Consigliere Verdini per l’area pediatrica (via email).
Il Presidente illustra, in base ai criteri del DCA n. 206/ 2013, la situazione rispetto alle strutture ospedaliere e non ospedaliere: – 4 UOC + 20 UOS ospedaliere, - 23 UOS – 7 UOC non ospedaliere; tagli questi da aggiungere ai tagli già previsti nella proposta di Atto Aziendale del 2011.
Il Segretario indica come cambiamenti sostanziali da un punto di vista organizzativo, oltre alla riduzione di UOC e UOS, siano relativi alle nuove attribuzioni funzionali del Distretto, alla eliminazione del Dipartimento delle professioni sostituito dal Servizio delle Professioni sanitarie, alla riorganizzazione e accorpamento dei servizi tecnici e amministrativi.
Il Vicepresidente chiede, inoltre, quali siano i parametri di applicazione del decreto relativamente all’assegnazione di UOC.
Il Consigliere Cinque osserva come la riorganizzazione deve ispirarsi prevalentemente a criteri di funzionalità operativa.
Il Segretario indica l’importanza di definire le reali proposte di cambiamento in relazione alle linee guida, sia in termini organizzativi sia in termini di cambiamenti di sede collocazione o ruolo.
Il Consigliere Bertoldi specifica che i cambiamenti implicano conseguenze e resistenze da parte del personale soprattutto nell’ipotesi dell’accorpamento di strutture e unità operative e ribadisce il ruolo
del Consiglio come organismo che deve esprimersi su una proposta organizzativa proveniente dalla Direzione Strategica.
Il Consigliere Miccinesi segnala come criticità nelle linee guida trasmesse dalla Regione, la definizione di “Servizio delle Professioni” senza alcuna specificazione relativa alla struttura e non chiare specificazioni di funzioni di tale servizio. Criticità evidente se si rapportano tali indicazioni a quanto disposto nell’Atto Aziendale tutt’ora vigente e alla risorsa rappresentata dalle professioni sanitarie e sociali per una diversa organizzazione del lavoro e la realizzazione del diritto alla salute. Segnala la presenza di proposte di legge specifiche legate alle professioni sanitarie e sociali nella quale l’organizzazione della struttura è orientata alla funzionalità operativa dei servizi.
Il Consigliere Desideri specifica che le Linee Guida differiscono da quanto previsto dalla normativa nazionale per il Dipartimento di Prevenzione e presenta un documento in cui si indicano le funzioni e le necessità organizzative del Dipartimento stesso.
Viene indicata la data prossima seduta del Consiglio dei Sanitari per il giorno 10 luglio ore 9,30.
La seduta si chiude alle ore 11,30.
Letto e approvato
Il Segretario del CdS Dott. Sergio Iafisco
Il Presidente del CdS Dott. Enrico Piroli
Seduta straordinaria del 3 luglio 2013 Ore 9.30
Presenti: Piroli Enrico, De Felici Isabella, Iafisco Sergio, Bertoldi Innocenzo, Brini Quintilio, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Lisitano Renato, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Scala Vincenzo Francesco, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Bondanini Francesco, Cappiello Giuseppina, Fumagalli Emilio, Monzio Compagnoni Claudio
Il Vicepresidente apre la seduta dando lettura del precedente verbale.
Il Presidente precisa che al momento non è prevista la partecipazione, come approvato nella seduta precedente, del Vicepresidente al Gruppo di lavoro per l’atto aziendale, ma non esclude il continuo aggiornamento dei lavori svolti.
Il Consigliere Onotri espone una proposta,”a costo zero”, in applicazione delle Linee Guida per l’Atto aziendale (DCA n. 206/ 2013), relativa all’applicazione del decreto Balduzzi e limitatamente all’organizzazione territoriale e all’area convenzionata, MMG, e ne preannuncia l’invio al Consiglio, unitamente alla proposta del Consigliere Verdini per l’area pediatrica (via email).
Il Presidente illustra, in base ai criteri del DCA n. 206/ 2013, la situazione rispetto alle strutture ospedaliere e non ospedaliere: – 4 UOC + 20 UOS ospedaliere, - 23 UOS – 7 UOC non ospedaliere; tagli questi da aggiungere ai tagli già previsti nella proposta di Atto Aziendale del 2011.
Il Segretario indica come cambiamenti sostanziali da un punto di vista organizzativo, oltre alla riduzione di UOC e UOS, siano relativi alle nuove attribuzioni funzionali del Distretto, alla eliminazione del Dipartimento delle professioni sostituito dal Servizio delle Professioni sanitarie, alla riorganizzazione e accorpamento dei servizi tecnici e amministrativi.
Il Vicepresidente chiede, inoltre, quali siano i parametri di applicazione del decreto relativamente all’assegnazione di UOC.
Il Consigliere Cinque osserva come la riorganizzazione deve ispirarsi prevalentemente a criteri di funzionalità operativa.
Il Segretario indica l’importanza di definire le reali proposte di cambiamento in relazione alle linee guida, sia in termini organizzativi sia in termini di cambiamenti di sede collocazione o ruolo.
Il Consigliere Bertoldi specifica che i cambiamenti implicano conseguenze e resistenze da parte del personale soprattutto nell’ipotesi dell’accorpamento di strutture e unità operative e ribadisce il ruolo
del Consiglio come organismo che deve esprimersi su una proposta organizzativa proveniente dalla Direzione Strategica.
Il Consigliere Miccinesi segnala come criticità nelle linee guida trasmesse dalla Regione, la definizione di “Servizio delle Professioni” senza alcuna specificazione relativa alla struttura e non chiare specificazioni di funzioni di tale servizio. Criticità evidente se si rapportano tali indicazioni a quanto disposto nell’Atto Aziendale tutt’ora vigente e alla risorsa rappresentata dalle professioni sanitarie e sociali per una diversa organizzazione del lavoro e la realizzazione del diritto alla salute. Segnala la presenza di proposte di legge specifiche legate alle professioni sanitarie e sociali nella quale l’organizzazione della struttura è orientata alla funzionalità operativa dei servizi.
Il Consigliere Desideri specifica che le Linee Guida differiscono da quanto previsto dalla normativa nazionale per il Dipartimento di Prevenzione e presenta un documento in cui si indicano le funzioni e le necessità organizzative del Dipartimento stesso.
Viene indicata la data prossima seduta del Consiglio dei Sanitari per il giorno 10 luglio ore 9,30.
La seduta si chiude alle ore 11,30.
Letto e approvato
Il Segretario del CdS Dott. Sergio Iafisco
Il Presidente del CdS Dott. Enrico Piroli
sabato 21 settembre 2013
SMI-LAZIO, LATINA: NO AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELL’ARES 118
COMUNICATO STAMPA
Secondo
la delegazione sindacale, vige un forte squilibrio nella distribuzione
dei mezzi medicalizzati fra il nord e il sud pontino
(Roma 21 settembre) -
Lo Smi-Lazio respinge con forza il piano di riorganizzazione dell’Ares
118 di Latina e provincia. Dallo scorso 1° settembre, infatti, è stata
realizzata un discutibile restyling delle postazioni Ares, con forte
squilibrio nella distribuzione dei mezzi medicalizzati fra il nord e il
sud pontino. Ovvero: 4 auto medicalizzate al nord: Latina, Cisterna,
Aprilia e Priverno e 1 sola medicalizzata al sud: Formia. Secondo
Francesca Perri, responsabile nazionale Smi per il 118 e Pronto
Soccorso: «I medici della postazione di Minturno sono stati dirottati a
Priverno (a circa 100 Km di distanza dall'originaria assegnazione), con
una comunicazione data agli interessati il 30 agosto, solo 48 ore prima e
senza aver interpellato i sindacati di categoria». Quindi la
Sindacalista ha concluso: «Prendiamo atto che Giovanni Righetti,
presidente dell'Ordine dei Medici di Latina e Rossella Carucci,
direttore sanitario Ares 118, hanno espresso forti dubbi sull'efficacia
di questo provvedimento», ha aggiunto Gian Marco Polselli, segretario
regionale Smi-Lazio, secondo cui: «Vi è una evidente difformità di
trattamento per i cittadini di quella provincia. Ci auguriamo che
Antonio Spata, recentemente nominato commissario per l'Ares 118, possa
portare ad un vero e proprio riassetto della rete dell'emergenza nel
Lazio; garantendo tutta la popolazione allo stesso modo e valorizzando
questo servizio fondamentale per la tutela della salute pubblica. Motivo
per cui non può essere svolto da chiunque, ma solo ed esclusivamente da
grandi professionalità».
venerdì 20 settembre 2013
Vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2013/2014
Ricordiamo che si dovrà inviare l'apposito modulo, entro il 28/09/2013,
al Distretto della propria Azienda USL di appartenenza, dichiarando la stima del
numero di dosi di vaccino di cui chiede di essere approvvigionato, riportando
separatamente il numero di dosi previsto per la popolazione degli assistiti di
età superiore a 65 anni e
il numero di dosi per gli altri assistiti appartenenti alla popolazione
bersaglio.
giovedì 19 settembre 2013
Farma-SMI News nr.13/2013
Dopo la vicenda Diane® - vedi FarmaSMI N°2
- l’EMA si accinge a rivalutare i contraccettivi orali in commercio.
Ma intanto l’epidemiologia ci dice che l’ultima pillola reclamizzata
non è probabilmente la migliore …!
L’Agenzia
Europea dei Medicinali (EMA) ha iniziato una rivalutazione dei più
recenti contraccettivi ormonali combinati (COC) autorizzati nell’Unione
Europea, in seguito alle ulteriori preoccupazioni evidenziate in
Francia circa il già noto rischio di tromboembolia venosa (TEV ) e i
possibili eventi fatali di embolia polmonare, associati all’uso di
questi medicinali. La rivalutazione riguarda anche l’emergente rischio
di tromboembolia arteriosa (TEA), che potrebbe potenzialmente causare
ictus o IMA.
I
COC contengono due tipi di ormoni, un estrogeno ed un progestinico. La
rivalutazione riguarda tutti i contraccettivi contenenti i seguenti
progestinici: clormadinone, desogestrel, dienogest, drospirenone,
etonogestrel, gestodene, nomegestrolo, norelgestromina e norgestimate:
verrà valutato il rischio di TEV e TEA associato a ciascuno di questi
differenti progestinici. I COC sotto valutazione sono anche denominati
contraccettivi di ‘terza generazione’ o di ‘quarta generazione’ e sono
disponibili come compresse, cerotti ed anelli vaginali.
Le diverse “generazioni” di contraccettivi ormonali: la storia
I
contraccettivi ormonali sono talvolta classificati per generazioni, in
base a quando sono stati sviluppati ed autorizzati all’uso. La prima
generazione di pillole contraccettive, sviluppate negli anni ’60,
conteneva un’elevata quantità di estrogeno da solo, senza il
progestinico. Successivamente, è stata introdotta una seconda
generazione di contraccettivi ormonali, che combinavano più piccole dosi
di estrogeno con diversi progestinici in differenti concentrazioni,
principalmente il levonorgestrel. Dagli anni ’90 sono stati sviluppati
ulteriori contraccettivi ormonali combinati. Questi contengono
progestinici diversi rispetto a quelli contenuti nei contraccettivi di
seconda generazione, con un effetto anticoncezionale simile. Queste
nuove “pillole” sono talvolta denomin!
ate contraccettivi di terza e quarta generazione.
Questa classificazione non è
basata su dati scientifici né è standardizzata, e può differire tra le
fonti ufficiali e le pubblicazioni.
Rischio di TEV e TEA
I contraccettivi ormonali combinati (COC) sono un metodo efficace di prevenzione della gravidanza.
L’uso di tutti i COC è associato ad un piccolo aumento del rischio di TEV rispetto al non utilizzo.
Il
rischio assoluto di TEV è comunque basso per tutti i COC: 4-6 casi ogni
10.000 donne per le pillole di terza e quarta generazione, contro i 2-3
casi ogni 10.000 donne per le pillole più vecchie, quelle di seconda
generazione.
Informazioni e consigli sui diversi rischi associati all’uso dei vari COC sono già ben evidenziati nei foglietti illustrativi.
Il rischio assoluto di TEA è invece molto più basso e, a tutt’oggi, sembra simile per tutti progestinici.
Il differente profilo di rischio tra i diversi progestinici sarà quindi rivalutato dall’EMA.
Le precedenti revisioni EMA : la rivalutazione del 2001
EMA nel
2001 concluse una rivalutazione sul rischio di TEV associato all’uso
dei COC cosiddetti di terza generazione, contenenti i progestinici
desogestrel o gestodene, confrontandoli con i COC di seconda generazione
contenenti levonorgestrel, e concludendo che:
· la
TEV è un raro effetto collaterale comune a tutti i contraccettivi orali
combinati, con livelli di rischio basso, e con bilancio fra i benefici e
i rischi che resta favorevole, con tutti i COC. Il rischio TEV rimane
comunque inferiore a quello che si osserva in gravidanza.
· i
COC contenenti desogestrel o gestodene + 30 mcg di etinilestradiolo
presentano un aumento circa doppio del rischio di TEV rispetto ai
precedenti COC con levonorgestrel + la stessa quantità di
etinilestradiolo. Sorprendentemente i COC contenenti solo 20 mcg di
etinilestradiolo non dimostrano un minor rischio di TEV rispetto a
quelli con 30 mcg : la dose di estrogeni pertanto non sembra
determinante, quanto il progestinico, nella quantificazione del rischio
TEV.
· c'è
un eccesso di rischio di TEV durante il primo anno di uso nelle donne
che non hanno mai fatto uso dei COC : il dato è quasi esclusivamente a
carico di desogestrel o gestodene.
Maggiori info in: http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Position_statement/2009/12/WC500017650.pdf
I COC contenenti drosperinone - l’ultima rivalutazione del 2012
Nel 2012 è stata completata una
rivalutazione sull’uso dei COC orali contenenti drospirenone (quarta
generazione), dato che questi COC sono divenuti disponibili dopo il
2001, e non erano stati quindi valutati.
I risultati evidenziano che i COC con
drospirenone hanno un rischio TEV triplo rispetto a quelli contenenti
levonorgestrel, anche superiore a desogestrel o gestodene (cosiddetti
COC di terza generazione).
Maggiori info in:http://www.ema.eu
PerDiane ed equivalenti – revisione EMA 2013 ( vedi FarmaSMI N°2 )
COMMENTO
La storia dei COC è istruttiva.
Non
sempre le ultime novità rappresentano la scelta migliore. I più accorti
fra noi lo sanno da decenni e attendono sempre con attenzione e
pazienza prima di inserire nuove molecole nel proprio bagaglio
terapeutico.
Paradigmatica
è comunque la storia della “pillola”. Subiamo da decenni la tirannia
dei ginecologi che, per evitare di prescrivere il COC equivalente -
troppo banale ! - , peraltro mutuabile, e quindi in (troppo?) stretto
rapporto con il medico di famiglia – si sa mai…! – rincorrono le ultime
novità in commercio, corredandole con gli improbabili vantaggi delle
nuove astruse combinazioni.
Il
caso del drospirenone, che millanta come specchietto per le allodole,
un minore effetto ritentivo (mai dimostrato!), ma che triplica il
rischio TEV rispetto ai “poveri” equivalenti, appare esemplare: solo
negli USA la Bayer ha recentemente patteggiato 651 cause per 142 milioni
di dollari, una media di circa 218.000$ a testa, a causa della
dimostrazione che la linea dei suoi COC - Yaz e Yasmin - hanno causato TEV ed embolie, a volte fatali, con ictus e infarti.
Due
settimane prima di questa segnalazione Richard Vosser (analista della
JPMorgan Chase & Co Bank) stimava in 2.65 miliardi di Dollari i
risarcimenti necessari per chiudere tutte le cause penali pendenti sui
farmaci contraccettivi di nuova generazione!
CHE FARE ?
Prima
di tutto deve esserci maggiore attenzione, da parte nostra, per tutte
le nostre assistite che stanno utilizzando i COC a vario titolo, senza
delegare al ginecologo questo aspetto strategico di una cura
spesso“cronica” e comunque di lungo periodo, che riguarda soprattutto le
donne più giovani. Non crogioliamoci sulla rarità degli effetti gravi:
se riflettete, ognuno di noi ha avuto almeno un caso nella sua carriera,
talvolta con conseguenze gravissime per la donna. E quindi:
1. Non prescriveremo
COC e\o consiglieremo altri sistemi anticoncezionali alle donne con le
controindicazioni evidenziate nel foglietto illustrativo, alle quali
aggiungerei anche la FFA e i vizi valvolari medio-gravi.
2. Saremo molto più prudenti
nel post-partum, con le fumatrici, le obese oltre i 30 di BMI, le
ultra40enni, coloro che presentano ipertensione, dislipidemia,
emicrania, almeno fino alla pubblicazione della nuova revisione EMA (che
non mancheremo ovviamente di segnalarvi).
3. In prima battuta inizieremo esclusivamente con COC a base di etinilestradiolo+levonorgestrel al dosaggio più basso ( meglio mono che trifasiche – vedi tabella alla fine)
4. Prima di consigliare di cambiare COC
alle assistite che non lamentano problemi, attendiamo le conclusioni
EMA, ma con quante hanno qualche problema suggeriamo loro la pillola
migliore, fornita dal SSN ( magari inviamo loro copia di questa News ev.
emendata – tutte hanno ormai telefonini così sofisticati …! ).
5. Va sospettato il peggio se ci arrivano assistite che usano qualsivoglia COC e che presentano :
o grave dolore e tumefazione in una delle gambe o più raramente nelle braccia;
o un improvvisa tosse inusuale o dispnea non spiegabile;
o un improvviso dolore acuto al petto che può raggiungere il braccio sinistro;
o qualsiasi cefalea inusuale, grave peggioramento di emicrania, vertigini o svenimenti, TIA, paresi
o perdita della vista, visione doppia, cambiamenti improvvisi di udito, olfatto o gusto;
o grave dolore addominale
Allegata una brochure ben fatta sul metodo anticoncezionale elaborato dall’Osservatorio Nazionale Salute della Donna.
TABELLA - le “pillole” di seconda generazione sono ancora le più sicure:
ecco quali sono le pillole, che come progestinico contengono il
levonorgestrel , comportano minori rischi e costano la metà dei nuovi
COC, quando non fornite dal SSN:
COC contenenti Etinilestradiolo + Levonorgestrel
Farmaco
|
Etinilestradiolo (mcg)
|
Levonorgestrel
(mg)
|
Note
|
MICROGYNON
|
50
|
0,125
|
MONOFASICO
Utilizzato solo in casi particolari per dosaggio elevato dell’estrogeno.
21 compresse
|
EGOGYN 30
|
30
|
0,150
|
MONOFASICO
Medio dosaggio
21 compresse
|
OVRANET
|
30
|
0,150
|
MONOFASICO
Medio dosaggio
21 compresse
|
ETINILESTRADIOLO+LEVONORGESTREL
FARMACI EQUIVALENTI
|
20
|
0,100
|
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
|
LOETTE
|
20
|
0,100
|
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
|
MIRANOVA
|
20
|
0,100
|
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
|
TRINORDIOL
|
30
40
30
|
0,050
0,075
0,125
|
TRIFASICO
21 compresse
|
TRIGYNON
|
30
40
30
|
0,050
0,075
0,125
|
TRIFASICO
21 compresse
|
Nuova campagna vaccinale
Anche
quest'anno é stata rinnovata la campagna vaccinale 2013 - 2014 non é una
novità... Purtroppo da quattro anni non esiste coontrattazione regionale per il
compenso che é rimasto fermo. Ma non solo... Abbiamo proposto che almeno i
rifiuti speciali e il trasporto dei vaccini fosse a carico delle ASL ma non ci é
stato accordato. Ovviamente tutto é frutto dell'obbligatorietà CONTRATTUALE
della partecipazione alle campagne vaccinali ,ma é anche figlio di una
commistione fin troppo evidente fra regione e "sindacato" che, all'arrivo alle
trattative, afferma "Noi firmiamo comunque...". In un clima di recessione e crisi
potrebbe essere comprensibile, fermo restando che non sono comprensibili
contratti e avalli di "sperimentazioni" che, come al solito, abbiano e prevedano
figli e figliastri...
Paolo
Marotta
Rifiuti pericolosi, il Governo equipara i medici alle imprese
da Doctor33
Per sapere se sono assoggettati al registro informatico Sistri come
produttori di rifiuti pericolosi, medici e dentisti potrebbero attendere
oltre il 1° ottobre, data in cui in teoria sono tenuti a iscriversi. Il
Decreto legge sulla Pubblica amministrazione del 31 agosto che rilancia
l’obbligo per tutti i produttori di rifiuti pericolosi (infettivi etc)
va convertito entro ottobre. Il Ministero dell’Ambiente ha detto alla
Fnomceo che potrebbe lasciare gli oneri burocratici alle imprese di
smaltimento, ma il cambio di indirizzo appare irreversibile, come spiega
Bernardino Albertazzi, giurista ambientale docente
alle Arpa emiliana e ligure e alle università di Brescia e Bocconi.
«L’adesione era fin qui bloccata per tutti, grandi imprese incluse, in
quanto il sistema Sistri non funzionava. La precedente norma (decreto
152/2006) obbligava a iscriversi imprese ed enti produttori di rifiuti
pericolosi, ma esentava i liberi professionisti. Il decreto sulla Pa
invece rende obbligatorio il Sistri per tutti i produttori di rifiuti
pericolosi (il 10% di tutti i rifiuti) e così include dentisti e medici
in gruppo e single. È da vedere se in parlamento prevarrà
l’assimilazione dei professionisti a imprese». Chi aderisce al Sistri
deve «iscriversi alla camera di commercio che invia una chiavetta con
cui autenticarsi al sistema e accedere a una scheda on line da
aggiornare quando si conferisce un quantitativo allo smaltitore.
Quest’ultimo consegna una copia del formulario da tenere 5 anni in un
registro cartaceo». Incombenze affidabili allo smaltitore se il
produttore è persona fisica, «ma gli oneri economici– ammette Albertazzi
- restano».
mercoledì 18 settembre 2013
l'Ordine di Roma commemora le colleghe uccise a Bari e Bergamo
Le
due
colleghe
uccise
ricordate
come
esempi
di
abnegazione
professionale
L’ORDINE
DEI
MEDICI
DI
ROMA
ONORA
LABRIOLA
E
CANTAMESSA:
RIUNIONE
DEL
CONSIGLIO
DEDICATA
AI
CASI
DI
BARI
E
BERGAMO
Lala:
“Le
aggressioni
ai
danni
dei
camici
bianchi
hanno
raggiunto
un
livello
drammatico”
Dagli
insulti
alle
minacce,
dalle
percosse
alle
aggressioni
mortali.
Da
anni
l’Ordine
provinciale
di
Roma
dei
Medici-Chirurghi
e
degli
Odontoiatri
lancia
continui
allarmi
sul
crescendo
di
violenze
contro
i
camici
bianchi,
nella
Capitale
come
nel
resto
del
Paese.
Per
tale
motivo
il
Consiglio
direttivo,
riunitosi
ieri
sera,
ha
voluto
dedicare
la
sua
prima
convocazione
dopo
la
pausa
estiva
a
Paola
Labriola
ed
Eleonora
Cantamessa.
Una
uccisa
da
un
paziente
mentre
era
in
servizio
come
psichiatra
in
un
Centro
di
Salute
Mentale
di
Bari;
l’altra,
in
forza
all’Ospedale
Sant’Anna
di
Brescia,
uccisa
a
Bergamo
dopo
essere
stata
investita
volontariamente
mentre
prestava
soccorso
– trovandosi
casualmente
sul
posto
-
a
un
immigrato
ferito
gravemente
durante
una
rissa.
“Due
esempi
di
come
ormai
un
medico
rappresenti
un
bersaglio
quando
svolge
il
proprio
lavoro
in
favore
di
chi
ne
ha
bisogno”,
ha
evidenziato
il
presidente
dell’Ordine
capitolino,
Roberto
Lala.
“Queste
nostre
colleghe
sono
state
vittime
prima
di
tutto
del
loro
attaccamento
al
dovere
professionale
e
dell’obbedienza
al
giuramento
di
salvaguardare
a
ogni
costo
la
salute
e
la
vita
altrui.
Nel
caso
di
Cantamessa
si
tratta
anche
di
un
grande
esempio
di
spirito
civico
e
di
solidarietà
che
si
contrappone
all’indifferenza
e
al
cinismo
che
spesso
macchiano
le
nostre
città
e
le
nostre
strade.
Due
persone
generose
che
hanno
pagato
con
la
propria
vita
la
loro
abnegazione,
sia
durante
sia
al
di
fuori
dell’orario
di
lavoro”.
Lala,
in
nome
dell’intero
Consiglio,
ha
espresso
piena
vicinanza
alle
famiglie
delle
due
uccise,
aggiungendo
che
“Il
livello
delle
aggressioni,
praticamente
quotidiane,
ai
danni
di
medici
è
ormai
drammatico;
ora
dobbiamo
registrare
anche
questa
violenza
insensata
e
ingiusta,
frutto
del
dilagante
degrado
sociale,
che
va
prevenuta
prima
che
faccia
altre
vittime
innocenti.”
Roma,
13
settembre
2013
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