da Doctor33
Per sapere se sono assoggettati al registro informatico Sistri come
produttori di rifiuti pericolosi, medici e dentisti potrebbero attendere
oltre il 1° ottobre, data in cui in teoria sono tenuti a iscriversi. Il
Decreto legge sulla Pubblica amministrazione del 31 agosto che rilancia
l’obbligo per tutti i produttori di rifiuti pericolosi (infettivi etc)
va convertito entro ottobre. Il Ministero dell’Ambiente ha detto alla
Fnomceo che potrebbe lasciare gli oneri burocratici alle imprese di
smaltimento, ma il cambio di indirizzo appare irreversibile, come spiega
Bernardino Albertazzi, giurista ambientale docente
alle Arpa emiliana e ligure e alle università di Brescia e Bocconi.
«L’adesione era fin qui bloccata per tutti, grandi imprese incluse, in
quanto il sistema Sistri non funzionava. La precedente norma (decreto
152/2006) obbligava a iscriversi imprese ed enti produttori di rifiuti
pericolosi, ma esentava i liberi professionisti. Il decreto sulla Pa
invece rende obbligatorio il Sistri per tutti i produttori di rifiuti
pericolosi (il 10% di tutti i rifiuti) e così include dentisti e medici
in gruppo e single. È da vedere se in parlamento prevarrà
l’assimilazione dei professionisti a imprese». Chi aderisce al Sistri
deve «iscriversi alla camera di commercio che invia una chiavetta con
cui autenticarsi al sistema e accedere a una scheda on line da
aggiornare quando si conferisce un quantitativo allo smaltitore.
Quest’ultimo consegna una copia del formulario da tenere 5 anni in un
registro cartaceo». Incombenze affidabili allo smaltitore se il
produttore è persona fisica, «ma gli oneri economici– ammette Albertazzi
- restano».
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