Dopo la vicenda Diane® - vedi FarmaSMI N°2
- l’EMA si accinge a rivalutare i contraccettivi orali in commercio.
Ma intanto l’epidemiologia ci dice che l’ultima pillola reclamizzata
non è probabilmente la migliore …!
L’Agenzia
Europea dei Medicinali (EMA) ha iniziato una rivalutazione dei più
recenti contraccettivi ormonali combinati (COC) autorizzati nell’Unione
Europea, in seguito alle ulteriori preoccupazioni evidenziate in
Francia circa il già noto rischio di tromboembolia venosa (TEV ) e i
possibili eventi fatali di embolia polmonare, associati all’uso di
questi medicinali. La rivalutazione riguarda anche l’emergente rischio
di tromboembolia arteriosa (TEA), che potrebbe potenzialmente causare
ictus o IMA.
I
COC contengono due tipi di ormoni, un estrogeno ed un progestinico. La
rivalutazione riguarda tutti i contraccettivi contenenti i seguenti
progestinici: clormadinone, desogestrel, dienogest, drospirenone,
etonogestrel, gestodene, nomegestrolo, norelgestromina e norgestimate:
verrà valutato il rischio di TEV e TEA associato a ciascuno di questi
differenti progestinici. I COC sotto valutazione sono anche denominati
contraccettivi di ‘terza generazione’ o di ‘quarta generazione’ e sono
disponibili come compresse, cerotti ed anelli vaginali.
Le diverse “generazioni” di contraccettivi ormonali: la storia
I
contraccettivi ormonali sono talvolta classificati per generazioni, in
base a quando sono stati sviluppati ed autorizzati all’uso. La prima
generazione di pillole contraccettive, sviluppate negli anni ’60,
conteneva un’elevata quantità di estrogeno da solo, senza il
progestinico. Successivamente, è stata introdotta una seconda
generazione di contraccettivi ormonali, che combinavano più piccole dosi
di estrogeno con diversi progestinici in differenti concentrazioni,
principalmente il levonorgestrel. Dagli anni ’90 sono stati sviluppati
ulteriori contraccettivi ormonali combinati. Questi contengono
progestinici diversi rispetto a quelli contenuti nei contraccettivi di
seconda generazione, con un effetto anticoncezionale simile. Queste
nuove “pillole” sono talvolta denomin!
ate contraccettivi di terza e quarta generazione.
Questa classificazione non è
basata su dati scientifici né è standardizzata, e può differire tra le
fonti ufficiali e le pubblicazioni.
Rischio di TEV e TEA
I contraccettivi ormonali combinati (COC) sono un metodo efficace di prevenzione della gravidanza.
L’uso di tutti i COC è associato ad un piccolo aumento del rischio di TEV rispetto al non utilizzo.
Il
rischio assoluto di TEV è comunque basso per tutti i COC: 4-6 casi ogni
10.000 donne per le pillole di terza e quarta generazione, contro i 2-3
casi ogni 10.000 donne per le pillole più vecchie, quelle di seconda
generazione.
Informazioni e consigli sui diversi rischi associati all’uso dei vari COC sono già ben evidenziati nei foglietti illustrativi.
Il rischio assoluto di TEA è invece molto più basso e, a tutt’oggi, sembra simile per tutti progestinici.
Il differente profilo di rischio tra i diversi progestinici sarà quindi rivalutato dall’EMA.
Le precedenti revisioni EMA : la rivalutazione del 2001
EMA nel
2001 concluse una rivalutazione sul rischio di TEV associato all’uso
dei COC cosiddetti di terza generazione, contenenti i progestinici
desogestrel o gestodene, confrontandoli con i COC di seconda generazione
contenenti levonorgestrel, e concludendo che:
· la
TEV è un raro effetto collaterale comune a tutti i contraccettivi orali
combinati, con livelli di rischio basso, e con bilancio fra i benefici e
i rischi che resta favorevole, con tutti i COC. Il rischio TEV rimane
comunque inferiore a quello che si osserva in gravidanza.
· i
COC contenenti desogestrel o gestodene + 30 mcg di etinilestradiolo
presentano un aumento circa doppio del rischio di TEV rispetto ai
precedenti COC con levonorgestrel + la stessa quantità di
etinilestradiolo. Sorprendentemente i COC contenenti solo 20 mcg di
etinilestradiolo non dimostrano un minor rischio di TEV rispetto a
quelli con 30 mcg : la dose di estrogeni pertanto non sembra
determinante, quanto il progestinico, nella quantificazione del rischio
TEV.
· c'è
un eccesso di rischio di TEV durante il primo anno di uso nelle donne
che non hanno mai fatto uso dei COC : il dato è quasi esclusivamente a
carico di desogestrel o gestodene.
Maggiori info in: http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Position_statement/2009/12/WC500017650.pdf
I COC contenenti drosperinone - l’ultima rivalutazione del 2012
Nel 2012 è stata completata una
rivalutazione sull’uso dei COC orali contenenti drospirenone (quarta
generazione), dato che questi COC sono divenuti disponibili dopo il
2001, e non erano stati quindi valutati.
I risultati evidenziano che i COC con
drospirenone hanno un rischio TEV triplo rispetto a quelli contenenti
levonorgestrel, anche superiore a desogestrel o gestodene (cosiddetti
COC di terza generazione).
Maggiori info in:http://www.ema.eu
PerDiane ed equivalenti – revisione EMA 2013 ( vedi FarmaSMI N°2 )
COMMENTO
La storia dei COC è istruttiva.
Non
sempre le ultime novità rappresentano la scelta migliore. I più accorti
fra noi lo sanno da decenni e attendono sempre con attenzione e
pazienza prima di inserire nuove molecole nel proprio bagaglio
terapeutico.
Paradigmatica
è comunque la storia della “pillola”. Subiamo da decenni la tirannia
dei ginecologi che, per evitare di prescrivere il COC equivalente -
troppo banale ! - , peraltro mutuabile, e quindi in (troppo?) stretto
rapporto con il medico di famiglia – si sa mai…! – rincorrono le ultime
novità in commercio, corredandole con gli improbabili vantaggi delle
nuove astruse combinazioni.
Il
caso del drospirenone, che millanta come specchietto per le allodole,
un minore effetto ritentivo (mai dimostrato!), ma che triplica il
rischio TEV rispetto ai “poveri” equivalenti, appare esemplare: solo
negli USA la Bayer ha recentemente patteggiato 651 cause per 142 milioni
di dollari, una media di circa 218.000$ a testa, a causa della
dimostrazione che la linea dei suoi COC - Yaz e Yasmin - hanno causato TEV ed embolie, a volte fatali, con ictus e infarti.
Due
settimane prima di questa segnalazione Richard Vosser (analista della
JPMorgan Chase & Co Bank) stimava in 2.65 miliardi di Dollari i
risarcimenti necessari per chiudere tutte le cause penali pendenti sui
farmaci contraccettivi di nuova generazione!
CHE FARE ?
Prima
di tutto deve esserci maggiore attenzione, da parte nostra, per tutte
le nostre assistite che stanno utilizzando i COC a vario titolo, senza
delegare al ginecologo questo aspetto strategico di una cura
spesso“cronica” e comunque di lungo periodo, che riguarda soprattutto le
donne più giovani. Non crogioliamoci sulla rarità degli effetti gravi:
se riflettete, ognuno di noi ha avuto almeno un caso nella sua carriera,
talvolta con conseguenze gravissime per la donna. E quindi:
1. Non prescriveremo
COC e\o consiglieremo altri sistemi anticoncezionali alle donne con le
controindicazioni evidenziate nel foglietto illustrativo, alle quali
aggiungerei anche la FFA e i vizi valvolari medio-gravi.
2. Saremo molto più prudenti
nel post-partum, con le fumatrici, le obese oltre i 30 di BMI, le
ultra40enni, coloro che presentano ipertensione, dislipidemia,
emicrania, almeno fino alla pubblicazione della nuova revisione EMA (che
non mancheremo ovviamente di segnalarvi).
3. In prima battuta inizieremo esclusivamente con COC a base di etinilestradiolo+levonorgestrel al dosaggio più basso ( meglio mono che trifasiche – vedi tabella alla fine)
4. Prima di consigliare di cambiare COC
alle assistite che non lamentano problemi, attendiamo le conclusioni
EMA, ma con quante hanno qualche problema suggeriamo loro la pillola
migliore, fornita dal SSN ( magari inviamo loro copia di questa News ev.
emendata – tutte hanno ormai telefonini così sofisticati …! ).
5. Va sospettato il peggio se ci arrivano assistite che usano qualsivoglia COC e che presentano :
o grave dolore e tumefazione in una delle gambe o più raramente nelle braccia;
o un improvvisa tosse inusuale o dispnea non spiegabile;
o un improvviso dolore acuto al petto che può raggiungere il braccio sinistro;
o qualsiasi cefalea inusuale, grave peggioramento di emicrania, vertigini o svenimenti, TIA, paresi
o perdita della vista, visione doppia, cambiamenti improvvisi di udito, olfatto o gusto;
o grave dolore addominale
Allegata una brochure ben fatta sul metodo anticoncezionale elaborato dall’Osservatorio Nazionale Salute della Donna.
TABELLA - le “pillole” di seconda generazione sono ancora le più sicure:
ecco quali sono le pillole, che come progestinico contengono il
levonorgestrel , comportano minori rischi e costano la metà dei nuovi
COC, quando non fornite dal SSN:
COC contenenti Etinilestradiolo + Levonorgestrel
Farmaco
|
Etinilestradiolo (mcg)
|
Levonorgestrel
(mg)
|
Note
|
MICROGYNON
|
50
|
0,125
|
MONOFASICO
Utilizzato solo in casi particolari per dosaggio elevato dell’estrogeno.
21 compresse
|
EGOGYN 30
|
30
|
0,150
|
MONOFASICO
Medio dosaggio
21 compresse
|
OVRANET
|
30
|
0,150
|
MONOFASICO
Medio dosaggio
21 compresse
|
ETINILESTRADIOLO+LEVONORGESTREL
FARMACI EQUIVALENTI
|
20
|
0,100
|
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
|
LOETTE
|
20
|
0,100
|
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
|
MIRANOVA
|
20
|
0,100
|
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
|
TRINORDIOL
|
30
40
30
|
0,050
0,075
0,125
|
TRIFASICO
21 compresse
|
TRIGYNON
|
30
40
30
|
0,050
0,075
0,125
|
TRIFASICO
21 compresse
|
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