Il Sindacato
dei Medici Italiani è contrario all’approvazione dell’emendamento che ha
innalzato a 70 anni l’età pensionabile per i medici dirigenti, allo
stesso tempo denuncia la forte opposizione a una analoga richiesta
formulata da FIMMG, FIMP e SUMAI rispetto ai medici del territorio.
«Stiamo disegnando una sanità sempre più vecchia e precaria – critica
Calì – da un lato il blocco del turn over, dall’altro l’innalzamento
dell’età pensionabile e la proliferazione di contratti precari e a tempo
determinato. In questo modo il ricambio generazionale rimane solo un
miraggio e l’entrata nel modo del lavoro di migliaia di giovani medici
una chimera. Non solo: se poi anche gli altri sindacati del territorio
danno copertura a questo tipo di operazioni, allora la situazione
diventa grottesca». «Infatti, in un documento ufficiale rivolti ai
presidenti delle Commissioni Parlamentari che si stanno occupando della
conversione in legge del Decreto Balduzzi – spiega il segretario Smi - è
apparsa anche la proposta di “riportare a 70 anni il pensionamento
obbligatorio dei sanitari convenzionati. Ancora una volta si avanzano
proposte in contrapposizione agli interessi dei medici e senza alcuna
consultazione della base».