mercoledì 18 settembre 2013

l'Ordine di Roma commemora le colleghe uccise a Bari e Bergamo



Comunicato Stampa

Le due colleghe uccise ricordate come esempi di abnegazione professionale
LORDINE DEI MEDICI DI ROMA ONORA LABRIOLA E CANTAMESSA:
RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEDICATA AI CASI DI BARI E BERGAMO
Lala:Le aggressioni ai danni dei camici bianchi hanno raggiunto un livello drammatico

Dagli insulti alle minacce, dalle percosse alle aggressioni mortali. Da anni lOrdine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri lancia continui allarmi sul crescendo di violenze contro i camici bianchi, nella Capitale come nel resto del Paese. Per tale motivo il Consiglio direttivo, riunitosi ieri sera, ha voluto dedicare la sua prima convocazione dopo la pausa estiva a Paola Labriola ed Eleonora Cantamessa. Una uccisa da un paziente mentre era in servizio come psichiatra in un Centro di Salute Mentale di Bari; laltra, in forza allOspedale SantAnna di Brescia, uccisa a Bergamo dopo essere stata investita volontariamente mentre prestava soccorsotrovandosi casualmente sul posto - a un immigrato ferito gravemente durante una rissa.

Due esempi di come ormai un medico rappresenti un bersaglio quando svolge il proprio lavoro in favore di chi ne ha bisogno, ha evidenziato il presidente dellOrdine capitolino, Roberto Lala.Queste nostre colleghe sono state vittime prima di tutto del loro attaccamento al dovere professionale e dellobbedienza al giuramento di salvaguardare a ogni costo la salute e la vita altrui. Nel caso di Cantamessa si tratta anche di un grande esempio di spirito civico e di solidarietà che si contrappone allindifferenza e al cinismo che spesso macchiano le nostre città e le nostre strade. Due persone generose che hanno pagato con la propria vita la loro abnegazione, sia durante sia al di fuori dellorario di lavoro.

Lala, in nome dellintero Consiglio, ha espresso piena vicinanza alle famiglie delle due uccise, aggiungendo cheIl livello delle aggressioni, praticamente quotidiane, ai danni di medici è ormai drammatico; ora dobbiamo registrare anche questa violenza insensata e ingiusta, frutto del dilagante degrado sociale, che va prevenuta prima che faccia altre vittime innocenti.
Roma, 13 settembre 2013


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