giovedì 19 settembre 2013

Rifiuti pericolosi, il Governo equipara i medici alle imprese

da Doctor33

Per sapere se sono assoggettati al registro informatico Sistri come produttori di rifiuti pericolosi, medici e dentisti potrebbero attendere oltre il 1° ottobre, data in cui in teoria sono tenuti a iscriversi. Il Decreto legge sulla Pubblica amministrazione del 31 agosto che rilancia l’obbligo per tutti i produttori di rifiuti pericolosi (infettivi etc) va convertito entro ottobre. Il Ministero dell’Ambiente ha detto alla Fnomceo che potrebbe lasciare gli oneri burocratici alle imprese di smaltimento, ma il cambio di indirizzo appare irreversibile, come spiega Bernardino Albertazzi, giurista ambientale docente alle Arpa emiliana e ligure e alle università di Brescia e Bocconi. «L’adesione era fin qui bloccata per tutti, grandi imprese incluse, in quanto il sistema Sistri non funzionava. La precedente norma (decreto 152/2006) obbligava a iscriversi imprese ed enti produttori di rifiuti pericolosi, ma esentava i liberi professionisti. Il decreto sulla Pa invece rende obbligatorio il Sistri per tutti i produttori di rifiuti pericolosi (il 10% di tutti i rifiuti) e così include dentisti e medici in gruppo e single. È da vedere se in parlamento prevarrà l’assimilazione dei professionisti a imprese». Chi aderisce al Sistri deve «iscriversi alla camera di commercio che invia una chiavetta con cui autenticarsi al sistema e accedere a una scheda on line da aggiornare quando si conferisce un quantitativo allo smaltitore. Quest’ultimo consegna una copia del formulario da tenere 5 anni in un registro cartaceo». Incombenze affidabili allo smaltitore se il produttore è persona fisica, «ma gli oneri economici– ammette Albertazzi - restano».


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