Un fondo
di solidarietà per integrare i premi assicurativi delle categorie più
esposte, tabelle di riferimento per calmierare i rimborsi a carico delle
compagnie (che non potranno più scindere la polizza a proprio
piacimento), albi regionali dei consulenti medici per i tribunali e
infine ridefinizione legale del concetto di colpa, in modo da
ricomprendere soltanto l'errore medico grave e il dolo. Sono gli
interventi che in tema di responsabilità sono stati anticipati ieri
mattina alle sigle dell'Intersindacale nell'incontro convocato dal
ministero della Salute.
Ai presenti non sono stati consegnati né documenti né testi scritti, con
Balduzzi si è soltanto ragionato a voce sui contenuti del «decretone»
che il governo dovrebbe varare entro mercoledì prossimo: una sorta di
contenitore in cui, per cominciare, troverà posto la riforma
dell'intramoenia già presentata ai sindacati nelle settimane scorse. E
ieri sul tema i sindacati della dirigenza hanno ripetuto al Ministro le
perplessità già espresse in passato, a cominciare da quella "tassa" del
5% sulla libera professione in studio privato che per le sigle
significherebbe spingere i pazienti verso il privato.
Ma nel decretone potrebbe riuscire a infilarsi anche il pacchetto di
interventi sulla responsabilità professionale: il Governo dovrebbe
motivare l'urgenza ma per i sindacati gli squassi causati dalla medicina
difensiva già sarebbero giustificazione sufficiente. In ogni caso, le
misure anticipate verbalmente dal Ministro sembrano aver incontrato il
sostanziale gradimento dei presenti: «Sono proposte che dovrebbero
incidere positivamente sul problema» è il parere di Massimo Cozza, segretario nazionale di Fp-Cgil Medici; «Qualche effetto dovrebbe esserci, soprattutto sui prezzi delle polizze» aggiunge Riccardo Cassi,
presidente di Cimo-Asmd «avremmo voluto introdurre un indennizzo
pubblico in tutti i casi di danno generico, come accade in Francia, ma
ci è stato detto che mancano i soldi». «Sono misure che rappresentano un
apprezzabile passo avanti» chiude infine Costantino Troise,
segretario nazionale di Anaao-Assomed «diamo atto al Ministro di aver
portato avanti le proposte già elaborate ai tavoli tecnici».
E a proposito di tavoli tecnici, le conclusioni raggiunte da quello sul
precariato verranno rigirate al gruppo di lavoro che sullo stesso tema
si è insediato nelle settimane scorse al ministero della Funzione
pubblica.
Nessun commento:
Posta un commento
Ricordiamo a chi vuole pubblicare un commento che questo verrà pubblicato solo dopo l'approvazione della moderazione e che è necessaria la registrazione al Blog.
Ci scusiamo per l'eventuale ritardo nella pubblicazione dei commenti, ma è bene evitare messaggi inappropriati.