da DottNet:
Ritorna l'ONAOSI
Onaosi, Balduzzi entro agosto emanera' un decreto per imporre
il pagamento dei contenziosi contributivi da parte dei medici morosi.
Enpam: Parodi si dimette
Con la pausa estiva tornano prepotentemente in ballo questioni che
sembravano almeno assopite. Come ricorderete abbiamo trattato in passato
la vicenda Onaosi, l’Ente nato per occuparsi degli orfani dei medici,
che ha richiesto anche tramite cartella esattoriale il versamento dei
contributi. Ebbene, come rilevammo, recuperare le quote d'iscrizione
dovute nei quattro anni (2003-2006) nei quali vigeva l'obbligo di
versamento anche per medici, farmacisti e veterinari non dipendenti del
Ssn (poi abolito nel 2007), costa all'Onaosi più delle somme che
dovrebbe introitare
Per
cui sul pagamento degli arretrati è intervenuto il ministro Balduzzi
che ha annunciato un decreto per imporre il pagamento degli arretrati
così da evitare all’Ente il recupero forzoso degli importi dovuti dai
medici: “L’Onaosi è uno degli esempi di come fare Welfare partendo da
iniziative private – afferma il ministro della Salute -. La Fondazione
si pone come modello per le altre categorie di lavoro, soprattutto in un
momento come questo. Per questi motivi è necessario intervenire per
trovare una via di uscita che non sia solo un palliativo e che possa
evitare quello stillicidio di provvedimenti che rischiano di mettere a
repentaglio la sopravvivenza dell’Ente. Speriamo di riuscire a farlo con
un Decreto legge entro luglio”. Di intervento politico in effetti se ne
parlò già lo scorso anno, quando lo stesso presidente dell’ Ente
confermò di aver inviato una lettera agli Ordini in cui spiegava che
“l’ Onaosi stessa sta trattando a livello politico per porre fine alla
questione”.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo come si è arrivati a
questo: nel 2011 molti medici avevano ricevuto la lettera dell’Ente
che richiedeva il pagamento delle quote arretrate per gli anni
2003-2006, nonostante le proteste e il clamore che ci furono nel 2006.
Una ribellione che portò la questione alla Corte Costituzionale che
sancì l’ illegittimità della procedura con cui l’ Onaosi stabiliva
autonomamente l’ entità e l’ applicazione del tributo (ma non del
tributo in se’ e per se’). La questione poi passò alla Commissione
Affari Sociali della Camera che presentò un emendamento alla Finanziaria
2007 che ridimensionava drasticamente la faccenda. La Fondazione aveva
poi sospeso il recupero delle somme da riscuotere per gli anni
precedenti ma lo scorso anno, su espresso invito del Ministero dell’
Economia guidato da Giulio Tremonti, aveva inviato una serie di lettere
in cui si richiedevano i pagamenti arretrati del 2006, soprattutto allo
scopo di interrompere la prescrizione quinquennale del debito. Per
questo fin dall'inizio del suo mandato di Presidente dell'Onaosi,
Serafino Zucchelli si è sempre battuto per una soluzione legislativa per
porre fine al contenzioso, esentando la Fondazione dall'obbligo del
recupero forzoso dei contributi relativi al periodo dell'obbligatorietà,
che a sua volta dà vita a ricorsi e procedimenti infiniti. Zucchelli
torna adesso alla carica profittando della manovra di luglio, invocando,
appunto, una norma immediata che metta fine alla vicenda così da
potersi concentrare sulle strategie da avviare in tempi brevi. “In un
futuro prossimo l’Ente – spiega Zucchelli - dovrà spostare la sua
attenzione anche sulla tutela degli anziani e dei non autosufficienti
visto l’allungarsi della vita media". In quest’ottica ci sarà un bando
di 500mila euro a favore delle fasce deboli e la firma di un manifesto,
siglato dagli enti assistenziali e dai sindacati di categoria, avente
l'obiettivo di sostenere la Fondazione e lanciare un messaggio: "Giù le
mani dall'Onaosi". "Se il consenso intorno a noi non cresce – conclude
Zucchelli - noi da soli non ce la faremo".
da Doctor News:
Tagli alla Sanità. Settimana decisiva, in arrivo decretone
Riduzione della spesa farmaceutica e tagli immediati
su appalti e convenzioni. Circa un miliardo di euro di risparmi
previsto da qui a fine 2012 e, secondo le ultime voci di corridoio,
quasi 2 per il 2013. Un totale di 8 miliardi in tre anni, considerati i
provvedimenti già presi lo scorso dicembre con il Decreto Salva Italia.
Le misure, che abbiamo già ampiamente raccontato nei giorni scorsi,
sono arrivare alla stretta finale, considarato che proprio oggi
pomeriggio è previsto un incontro al vertice tra Monti e i ministri
interessati alla spending review, a partire da Piero Giarda e Renato
Balduzzi, fiancheggiati dal superconsulente Enrico Bondi (Foto).
Nel capitolo spesa pubblica, quella sanitaria risulta essere la più fuori controllo di tutte: + 4,7% dal 1990 al 2009.
Le
proposte sul tavolo prevedono revisione dei tetti alla spesa
farmaceutica territoriale e ospedaliera, tagli (2%) delle spese per le
prestazioni ambulatoriali e ospedaliere in convenzione e taglio (3,7%)
sui contratti in essere di appalto e fornitura servizi al Ssn.
Il Decretone previsto in settimana, già spacchettato dai
provvedimenti dei giorni scorsi, dovrebbe contenere anche misure
rigiuardanti la possibilità di utilizzo, su espressa autizzazione Aifa,
di farmaci non ancora in commercio o fuori indicazione, la preparazione
delle farmacie ospedaliere di dosi farmacologiche personalizzate,
sanzioni più aspre per chi vende sigarette ai minori e soppressione di
tre enti: Fondazione istituto mediterraneo di ematologia, Alleanza
ospedali nel mondo, Consorzio anagrafi animali.
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