Spending Review o, per dirla chiaramente in italiano, un’altra manovra
economica fatta di tagli lineari, allo scopo esclusivo di battere cassa
sul breve periodo. Questo il duro giudizio dello Smi sull’ennesimo
decreto legge del Governo Monti. «È un provvedimento da bocciare –
attacca Salvo Calì, segretario generale dello Smi - e anche se
mimetizzata con provinciali inglesismi, questa è una manovra economica
aggiuntiva. L’unico aspetto condivisibile è la razionalizzazione degli
acquisti dei beni e servizi ospedalieri».
«Purtroppo – sottolinea
ancora Calì - da anni in sanità si subisce la logica emergenzialista del
“battere cassa” e quindi dei tagli lineari. La conseguenza è quella di
continui interventi sulla spesa e non sulle cause degli sprechi, una
strategia di corto respiro che non guarda al medio e lungo termine. Alla
fine sulle regioni ricadrà il peso di dover eliminare ulteriori posti
letto e senza dare risposte alternative alla popolazione. Per poi
lamentarci degli assalti ai pronto soccorsi con i pazienti costretti per
terra per mancanza di disponibilità nelle corsie.
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