Aspetti socio-sanitari del lavoro a turni e notturno
del prof Giovanni Costa
(Università degli Studi di Milano)
Il
lavoro a turni e notturno è una realtà sempre più diffusa: si calcola
che coinvolga addirittura un lavoratore su cinque, con importanti
conseguenze per la salute. Oltre ai problemi che si manifestano nel
breve termine, come i disturbi del sonno e quelli gastrointestinali, si
possono determinare conseguenze anche a lungo termine, come l’insorgenza
di tumori.
A BREVE
TERMINE:
- Interferenza con i
ritmi biologici circadiani con modifiche metaboliche.
- Alterazione dei ritmi
sonno-veglia
- Turbe
digestive
- Turbe della
vigilanza
A LUNGO
TERMINE:
- Patologie
gastrointestinali:
Gastroduodeniti
Ulcera
duodenale
Colon
irritabile
-
Neuropsichiche:
Insonnia e fatica
cronica
Sindromi
ansioso-depressive
- Sindromi
metaboliche:
- Malattie
cardio-vascolari: (> 30-40% alla popolazione
normale)
Cardiopatia
Ischemica
Ipertensione
-
Tumori
Cancro della
Mammella (IARC)
Depressione
immunologica
Quindi è necessario :
- Limitare il lavoro notturno, evitando notti in successione, se necessario la progressività della turnistica (mattino, pomeriggio e notte)
- Obbligo della sorveglianza sanitaria almeno biennale