COMUNICATO STAMPA
NASCE IN SICILIA IL COORDINAMENTO DEI MEDICI PRECARI:
UN SSN PRECARIZZATO E IMPOVERITO DA TAGLI E BLOCCO DEL TURN OVER, CON MEDICI SENZA PROSPETTIVE, METTE A RISCHIO LA TENUTA STESSA DEI SERVIZI PER I CITTADINI:
SERVONO SOLUZIONI URGENTI
IL COORDINAMENTO ADERISCE ALLO SMI PER FARE FRONTE COMUNE CONTRO IL PRECARIATO.
LANCIATA UNA PIATTAFORMA DI PROPOSTE E LO SMI, IERI, HA POSTO IN UN INCONTRO A ROMA LA QUESTIONE AL MINISTRO LORENZIN: È UNA PRIORITÀ DA SEGNALARE,
INTANTO LA PRESENTAZIONE, NEL LAZIO, SEMPRE SU IMPULSO DI QUESTA SIGLA, DI UN PROGETTO DI LEGGE PER SUPERARE QUESTA GRAVE SITUAZIONE
Una sanità, che per effetto dei tagli lineari e del blocco delle assunzioni, si regge sullo sforzo e l’abnegazione di migliaia di medici precari non ha futuro, ne va della tenuta stessa dei servizi per i cittadini (a vantaggio, oltretutto, del settore privato), oltreché della necessaria valorizzazione dei professionsiti che operano tutti i giorni nelle corsie degli ospedali e degli ambulatori. Partendo da questa consapevolezza, ieri a Caltanissetta è nato il Coordinamento Regionale dei Dirigenti Medici Precari della Sicilia, una mobilitazione dal basso, che coinvolge molti medici di tutta l’isola, che intende porre fine a questa lunga fase di precarizzazione cronica, avanzando proposte concrete di stabilizzazione dei camici bianchi.
L'iniziativa
fa seguito a una affollata assemblea di medici svoltasi qualche
settimana fa a Palermo, presso il NH Hotel. Un’iniziativa di grande
impatto che aveva visto anche la partecipazione di diversi deputati
all'ARS: Concetta Raia (PD), Nino D'Asero (capogruppo PDL) e il
Presidente della VI Commissione legislativa, Pippo Di Giacomo.
Del
Coordinamento fanno parte rappresentanti di tutte le Aziende Sanitarie
(Ospedaliere, Territoriali, Universitarie) dell'Isola e di tutti i
settori della dirigenza.
Coordinatrice
è stata eletta Emiliana Sanfilippo, dirigente Medico presso la ASP di
Catania, segretaria Valentina Brisolese della ASP di Caltanissetta.
La
nuova realtà aderisce al Sindacato dei Medici Italiani (SMI), che ha
una lunga storia di battaglie in difesa dei medici precari (guardia
medica, medicina dei servizi, 118, medicina penitenziaria) e che al
momento della costituzione del Coordinamento era rappresentato da
Epifanio Di Natale, responsabile nazionale della Dirigenza Ospedaliera.
Di Natale ha, anche sottolineato, che in contemporanea con l’assemblea
di Caltanisetta, si teneva a Roma un incontro tra i sindacati del
settore e il ministro Lorenzin, in quella sede lo Smi ha posto sul
tavolo del confronto come priorità il superamento di questa grave
problema, una cronica consuetudine che accomuna le azienze sanitarie e
ospedaliere in tutto il Paese e non solo in Sicilia. «Non a caso –
ricorda il dirigente Smi – in tutta Italia stanno nascendo coordinamenti
sul modello siciliano».
Il Coordinamento nella sua prima assemblea con una documento, «condanna i
ripetuti e abusati tagli lineari alla sanità che stanno portando alla
riduzione o alla scomparsa di servizi e prestazioni, restringendo
l’accesso alle cure per i cittadini e favorendo il trasferimento di
risorse economiche al settore privato. Così si mette a rischio l'essenza
stessa del Sistema Sanitario Nazionale che deve garantire il diritto
alla salute per tutti».
«Un Ssn costruito sul precariato e l'incertezza – scrivono - mina la qualità stessa delle cure, e in questo
quadro i Medici, i Veterinari e i Dirigenti del Ssn (sempre di meno per
il blocco del turnover) vivono in uno stato di profondo disagio a causa
della svalutazione progressiva di una professione che richiede
competenza continua, assunzione di responsabilità, dedizione al malato,
adeguata considerazione professionale, umana, sociale, economica».
«Il
numero di Dirigenti medici, veterinari e sanitari che lavora, in
attività istituzionali, sotto la spada di Damocle del contratto in
scadenza è diventato insostenibile – aggiungono - vi sono Unità
Operative che vanno avanti solo grazie al personale a termine, con
contratti rinnovati di mese in mese, da anni a causa del blocco dei
concorsi».
LE PROPOSTE
Il
Coordinamento, (una rappresentanza della precedente assemblea già il
30 maggio scorso ha incontrato l'assessore Lucia Borsellino e Salvatore
Sammartano, direttore dell'Assessorato alla Salute ricevendo grande
attenzione), ha così riassunto le principali proposte:
•
immediata immissione in servizio dei medici vincitori di concorso con
graduatoria approvata prima del blocco delle assunzioni;
•
immediata presa d’atto della ricognizione dei posti letto attivi e
relativa rideterminazione delle dotazioni organiche delle stesse ASP,
che tenga conto della rimodulazione della rete ospedaliera sulla base
delle indicazioni della Conferenza Stato-Regioni e della cosiddetta
legge Balduzzi;
•
riapertura delle procedure concorsuali per i posti vacanti, tenuto
conto della ricognizione di cui sopra e della vigente normativa;
•
nota assessoriale o Decreto per garantire ai medici siciliani, nel
rispetto della normativa, quanto previsto dal decreto Balduzzi sulla
riserva dei posti per i medici che hanno ricoperto con contratti a
termine il posto di lavoro per più di 3 anni, come sta facendo la
Regione Lazio;
•
riconferma degli incarichi temporanei per i medici che a vario titolo
operano negli Ospedali e nelle Strutture Territoriali della Sicilia, al
fine di garantire la continuità delle cure ed i LEA.
Le prossime iniziative
Il
Coordinamento e lo SMI effettueranno subito una ricognizione degli
incarichi “precari” a vario titolo nelle Aziende, al fine di pervenire
ad una effettiva conoscenza dei numeri del fenomeno, al di là dei dati
ufficiali (che l'Assessorato sta acquisendo e che attualmente non sono
disponibili per intero), e sui temi sopraspecificati incalzeranno
l'Assessore Regionale alla Salute e la VI Commissione Legislativa
dell'ARS (che si sono dimostrati disponibili) e le Direzioni Strategiche
delle Aziende Sanitarie per raggiungere al più presto obiettivi non più
rinviabili.
Inoltre,
verrà chiesta una audizione in tempi brevi alla VI Commissione, alla
presenza dell'Assessore Borsellino, per fare il punto sulla situazione e
per verificare se le risposte alle problematiche sollevate dai medici,
anticipate dallo stesso Assessore in un incontro già avvenuto il 30
maggio,, sono già state messe in campo e con quale tempistica.