COMUNICATO STAMPA
SANITÀ,
CONSIGLIO NAZIONALE DELLO SMI: RINNOVO CONTRATTI E CONVENZIONI PIENA
ADESIONE ALLO STATO DI AGITAZIONE, STOP AL PRECARIATO. RISORSE ADEGUATE
PER VALORIZZARE LE BEST PRACTICE DEL SSN DEL MERIDIONE. CENTRALE LA
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO, MA BASTA CON GLI ESPERIMENTI SULLE CURE
PRIMARIE (H24) E SENZA INVESTIMENTI
Per
il massimo dirigente Smi, «la prima iniziativa svoltasi in Sicilia la
scorsa settimana contro la presenza diffusa del precariato nella nostra
sanità è un esempio da replicare su tutto il territorio». «Il
riscontro dell’assessore Lucia Borsellino, è stato positivo - continua
- si è aperto nell’isola un cammino basato sul dialogo. Ora si
avvieranno manifestazioni in tutto il Paese: non è possibile che
migliaia di professionisti lavorino in condizioni di incertezza da così
tanti anni».
«In
questo senso - aggiunge - salutiamo positivamente anche la
disponibilità del consigliere regionale del Pd del Lazio, Riccardo
Agostini, intervenuto nel corso del Convegno sulle best practice nel
Centro sud».
E
per rimanere su questo argomento, Salvo Calì, ha anche rimarcato
l’importanza di un evento che ha messo in risalto, «come si possa fare
buona sanità sul territorio, sulla prevenzione e sulla cronicità anche
nel meridione, pur con i tagli e i Piani di rientro». Calì, ha, quindi,
sottolineato: «A
margine degli sprechi, che si devono combattere, così come le clientele
e i disservizi, esistono molte realtà virtuose e molti medici che hanno
la necessità di essere messi in condizione di lavorare bene. In questa
direzione lo Smi lancia un appello, affinché si intervenga per ridurre
un gap economico e strutturale storico tra sud e nord. Purtroppo, la
questione meridionale è ancora di grande attualità».
E
sempre sul nodo della qualità del lavoro dei medici e della tenuta dei
servizi ai cittadini, il segretario generale ha chiesto ancora una
volta, con forza, in linea anche con la dichiarazione unitaria dello
stato di agitazione dell'Intersindacale, «l’apertura immediata delle
trattative per il rinnovo di contratti, ma anche delle convenzioni».
«Bisogna,
poi, archiviare la menzogna della riorganizzazione delle cure primarie
senza risorse, come prospettata dall’ex ministro Balduzzi - conclude -
serve una nuova stagione di dialogo con i sindacati, con tutti, senza
esclusioni, per costruire una sanità moderna, con medici valorizzati e
non umiliati economicamente e professionalmente».