venerdì 3 maggio 2013

La notte NON porta consiglio...

Per i colleghi che svolgono il servizio di Continuità Assistenziale riporto un breve sunto del seguente studio: 
Aspetti socio-sanitari del lavoro a turni e notturno 
del prof Giovanni Costa

(Università degli Studi di Milano)

Il lavoro a turni e notturno è una realtà sempre più diffusa: si calcola che coinvolga addirittura un lavoratore su cinque, con importanti conseguenze per la salute. Oltre ai problemi che si manifestano nel breve termine, come i disturbi del sonno e quelli gastrointestinali, si possono determinare conseguenze anche a lungo termine, come l’insorgenza di tumori. 
A BREVE TERMINE:
- Interferenza con i ritmi biologici circadiani con modifiche metaboliche.
- Alterazione dei ritmi sonno-veglia
- Turbe digestive
- Turbe della vigilanza
A LUNGO TERMINE:
- Patologie gastrointestinali:
Gastroduodeniti
Ulcera duodenale
Colon irritabile
- Neuropsichiche:
Insonnia e fatica cronica
Sindromi ansioso-depressive
- Sindromi metaboliche:
- Malattie cardio-vascolari: (> 30-40% alla popolazione normale)
                                                 Cardiopatia Ischemica
                                                 Ipertensione
- Tumori
Cancro della Mammella (IARC)
Depressione immunologica
 Quindi è necessario :
  • Limitare il  lavoro notturno, evitando notti in successione, se necessario la progressività della turnistica (mattino, pomeriggio e notte)
  • Obbligo della sorveglianza sanitaria almeno biennale