Tivoli 24 novembre 2012
La commissione Nazionale di C.A chiede al Consiglio Nazionale dello SMI un
impegno forte a tutelare gli attuali livelli occupazionali del settore che,
alla luce del decreto Balduzzi, che recepisce quanto si sta già attuando in
molte Regioni ed Aziende, sono messi in serio pericolo , anche in
considerazione che il 40% dei medici di CA , a livello nazionale è con
contratto a termine.
Lo SMI C.A dice no al convenzionamento separato , così come
sta accadendo e così come proposto da altri sindacati, perché questo significa
mettere in discussione i diritti acquisiti dei medici equivalenti, equipollenti
e formati, nonché precarizzare e sottopagare un lavoro già di per sé complesso
e pericoloso .
Lo SMI C.A chiede che anche l’Assistenza Primaria si faccia
carico di questo problema, anche perché se scompare la C.A come identità
autonoma ,che si coordina con le altre identità delle Cure Primarie , si può
solo ipotizzare che le alternative per continuare ad assicurare la continuità
assistenziale siano due: o appaltare il servizio o farsene carico in prima
persona.
Approvata all’unanimità