COMUNICATO STAMPA
SANITÀ,
DOPO LA SENTENZA NEGATIVA DEL TRIBUNALE DI ANCONA LO SMI ANNUNCIA CHE
CONTINUERÀ LA BATTAGLIA PER IL RICONOSCIMENTO DELLE FERIE RETRIBUITE
ALLE GUARDIE MEDICHE
PINA
ONOTRI: “RIVENDICHIAMO UN DIRITTO, L’ATTUALE SISTEMA È DISCRIMINATORIO.
UNA SENTENZA NEGATIVA NON MINA LE NOSTRE RAGIONI: QUESTA INIZIATIVA
LEGALE HA BASI FONDATE, PROSEGUIREMO CON LA NOSTRA LOTTA PER I DIRITTI
DEI MEDICI DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE IN TUTTO IL PAESE”
Dopo
un percorso giudiziario di un anno il ricorso presentato dal Sindacato
Dei Medici Italiani (Smi) al Tribunale di Ancona (Giudice del Lavoro)
per il riconoscimento delle ferie retribuite per i medici di continuità
assistenziale è stato respinto. Per lo Smi si è persa solo una
battaglia, ma questo è solo una tappa di una lunga iniziativa per la
fine di una discriminazione nei confronti di un settore dei medici
convenzionati.
Per
Pina Onotri, responsabile nazionale Smi della Continuità assistenziale,
questa decisione fa solo aumentare l’impegno a tutela delle guardie
mediche : «Rivendichiamo un diritto, l’attuale sistema è
discriminatorio. Medici convenzionati anch’essi a a rapporto orario come
quelli del 118 e dei servizi possano, giustamente, avvalersi di questo
istituto, cioè le ferie retribuite, altri, invece, come la continuità
assistenziale: no! È una palese ingiustizia».
«Una
sentenza negativa – conclude Luigi Pignataro, segretario regionale
dello Smi Marche - non mina le nostre ragioni: questa iniziativa legale
ha basi fondate, proseguiremo con la nostra lotta per i diritti dei
medici di continuità assistenziale in tutto il Paese»
Roma, 16 aprile 2013