martedì 3 luglio 2012

Rassegna News: ONAOSI e Tagli alla sanità

 da DottNet:

Ritorna l'ONAOSI
Onaosi, Balduzzi entro agosto emanera' un decreto per imporre il pagamento dei contenziosi contributivi da parte dei medici morosi. Enpam: Parodi si dimette
Con la pausa estiva tornano prepotentemente in ballo questioni che sembravano almeno assopite. Come ricorderete abbiamo trattato in passato la vicenda Onaosi, l’Ente nato per occuparsi degli orfani dei medici, che ha richiesto anche tramite cartella esattoriale il versamento dei contributi. Ebbene, come rilevammo, recuperare le quote d'iscrizione dovute nei quattro anni (2003-2006) nei quali vigeva l'obbligo di versamento anche per medici, farmacisti e veterinari non dipendenti del Ssn (poi abolito nel 2007), costa all'Onaosi più delle somme che dovrebbe introitare
Per cui sul pagamento degli arretrati è intervenuto il ministro Balduzzi che ha annunciato un decreto per imporre il pagamento degli arretrati così da evitare all’Ente il recupero forzoso degli importi dovuti dai medici:  “L’Onaosi è uno degli esempi di come fare Welfare partendo da iniziative private – afferma il ministro della Salute -. La Fondazione si pone come modello per le altre categorie di lavoro, soprattutto in un momento come questo. Per questi motivi è necessario intervenire per trovare una via di uscita che non sia solo un palliativo e che possa evitare quello stillicidio di provvedimenti che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’Ente. Speriamo di riuscire a farlo con un Decreto legge entro luglio”. Di intervento politico in effetti se ne parlò già lo scorso anno, quando lo stesso presidente dell’ Ente confermò di aver  inviato una lettera agli Ordini in cui spiegava che “l’ Onaosi stessa sta trattando a livello politico per porre fine alla questione”. 
Ma facciamo un passo indietro e vediamo come si è arrivati a questo: nel 2011 molti  medici avevano ricevuto la lettera dell’Ente che richiedeva il pagamento delle quote arretrate per gli anni 2003-2006, nonostante le proteste e il clamore che ci furono nel 2006. Una ribellione che portò la questione  alla Corte Costituzionale che sancì l’ illegittimità della procedura con cui l’ Onaosi stabiliva autonomamente l’ entità e l’ applicazione del tributo (ma non del tributo in se’ e per se’). La questione poi passò alla Commissione Affari Sociali della Camera che presentò un emendamento alla Finanziaria 2007 che ridimensionava drasticamente la faccenda. La Fondazione aveva poi sospeso il recupero delle somme da riscuotere per gli anni precedenti ma lo scorso anno, su espresso invito del Ministero dell’ Economia guidato da Giulio Tremonti, aveva inviato una serie di lettere in cui si richiedevano i pagamenti arretrati del 2006, soprattutto allo scopo di interrompere la prescrizione quinquennale del debito. Per questo fin dall'inizio del suo mandato di Presidente dell'Onaosi, Serafino Zucchelli si è sempre battuto per una soluzione legislativa per porre fine al contenzioso, esentando la Fondazione dall'obbligo del recupero forzoso dei contributi relativi al periodo dell'obbligatorietà, che a sua volta dà vita a ricorsi e procedimenti infiniti. Zucchelli torna adesso alla carica profittando della manovra di luglio, invocando, appunto, una norma immediata che metta fine alla vicenda così da potersi concentrare sulle strategie da avviare in tempi brevi. “In un futuro prossimo l’Ente – spiega Zucchelli - dovrà spostare la sua attenzione anche sulla tutela degli anziani e dei non autosufficienti visto l’allungarsi della vita media". In quest’ottica ci sarà un bando di 500mila euro a favore delle fasce deboli e la  firma di un manifesto, siglato dagli enti assistenziali e dai sindacati di categoria, avente l'obiettivo di sostenere la Fondazione e lanciare un messaggio: "Giù le mani dall'Onaosi". "Se il consenso intorno a noi non cresce – conclude Zucchelli - noi da soli non ce la faremo". 

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da Doctor News:
Tagli alla Sanità. Settimana decisiva, in arrivo decretone

Riduzione della spesa farmaceutica e tagli immediati su appalti e convenzioni. Circa un miliardo di euro di risparmi previsto da qui a fine 2012 e, secondo le ultime voci di corridoio, quasi 2 per il 2013. Un totale di 8 miliardi in tre anni, considerati i provvedimenti già presi lo scorso dicembre con il Decreto Salva Italia.
Le misure, che abbiamo già ampiamente raccontato nei giorni scorsi, sono arrivare alla stretta finale, considarato che proprio oggi pomeriggio è previsto un incontro al vertice tra Monti e i ministri interessati alla spending review, a partire da Piero Giarda e Renato Balduzzi, fiancheggiati dal superconsulente Enrico Bondi (Foto).
Nel capitolo spesa pubblica, quella sanitaria risulta essere la più fuori controllo di tutte: + 4,7% dal 1990 al 2009. 
Le proposte sul tavolo prevedono revisione dei tetti alla spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, tagli (2%) delle spese per le prestazioni ambulatoriali e ospedaliere in convenzione e taglio (3,7%) sui contratti in essere di appalto e fornitura servizi al Ssn.
Il Decretone previsto in settimana, già spacchettato dai provvedimenti dei giorni scorsi, dovrebbe contenere anche misure rigiuardanti la possibilità di utilizzo, su espressa autizzazione Aifa, di farmaci non ancora in commercio o fuori indicazione, la preparazione delle farmacie ospedaliere di dosi farmacologiche personalizzate, sanzioni più aspre per chi vende sigarette ai minori e soppressione di tre enti: Fondazione istituto mediterraneo di ematologia, Alleanza ospedali nel mondo, Consorzio anagrafi animali.
 



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