mercoledì 22 agosto 2012

Diffusione del farmaco equivalente in Italia:

 La verità dietro la propaganda

 
Il grafico quì sopra riportato si trova a pagina 254 del rapporto OSMED, che potete scaricare dal link posto di spalla a questo blog.
Il rapporto OSMED è una pubblicazione annuale sull'uso dei farmaci in Italia a cura dell'AIFA e dell'Istituto Superiore di Sanità, può quindi essere considerato una fonte ufficiale e attendibile.
Da questo grafico si può vedere come a dicembre del 2011 il consumo di farmaci equivalenti, cioè dei generici e dei farmaci originator a brevetto scaduto, coprono circa il 60% delle dosi acquistate in Italia.
Si vede anche come l'utilizzo dei farmaci equivalenti sia cresciuto dal 20% circa di gennaio 2004 al 60% di dicembre 2011.
Quello che invece non è cresciuto è il numero di dosi in percentuale dei generici propriamente detti cioè dei cosiddetti unbranded.
Ricordiamo che gli originator a brevetto scaduto sono venduti per lo più al prezzo di riferimento, quindi uguale al generico, o poco di più. Consultare il prontuario per verificare.
E' quindi evidente come i medici italiani non siano siano stati sordi al richiamo del risparmio, ma abbiano posto attenzione anche alla filiera di produzione del farmaco, prediligendo i prodotti meglio noti che fornivano maggiore garanzia di qualità, pur essendo venduti al prezzo di riferimento.
Non è quindi vero quanto viene sbandierato dalla propaganda di stato che i medici ostacolino i farmaci equivalenti, ma tra questi cercano di usare quelli che sentono più sicuri per i loro pazienti.
E' altresì vero che la fiducia nei generici unbranded non è cresciuta in questi 7 anni, ma la causa di ciò non è certo dovuta a collusione o a ostilità per il progresso, nè tanto meno al desiderio di far spendere soldi al SSN (che non ha speso un centesimo di più) o al paziente (che il più delle volte non ha pagato nulla o pochi centesimi di differenza) ma al fatto che come diceva una famosa pubblicità: "la fiducia è una cosa seria che si dà alle persone serie", e dove sono le persone serie tra tutti questi personaggi che straparlano di generici e di spesa sanitaria?