martedì 28 agosto 2012

Il disegno nascosto (ma non troppo)


Il disegno che si va delineando è abbastanza chiaro: la Continuità Assistenziale è un lavoro difficile che viene svolto in mezzo a gravi difficoltà e con scarsi mezzi, tanto che mano a mano che la pletora medica si sta riassorbendo è sempre più difficile trovare chi voglia farlo.
Allora invece di risolvere i cronici problemi della Continuità Assistenziale è più conveniente abolirla, scaricando il problema sulla Medicina Generale. Con la complicità dei soliti noti.
A dimostrazione di questo riporto una nota ANSA e una dichiarazione del sen. Palagiano presidente della Commissione Sanità al Senato.
La cosa è diventata così evidente che persino il sen.Palagiano (autore dell'Ordine del Giorno sulla ricetta monopezzo) sembra cominciare ad accorgersene.

Sanita': a Milano mancano le guardie mediche

Nove su 10 hanno subito almeno una volta un'aggressione

(ANSA) - MILANO, 27 AGO - Solo 99 medici hanno risposto al bando dell'Asl per 300 guardie mediche a Milano. Lo riferisce Repubblica. 'Si tratta di un lavoro duro, pericoloso, poco retribuito' spiega Pina Onotri, del Sindacato dei medici italiano (Smi). 'Chi fa la guardia medica - aggiunge - non ha diritto a malattia, maternita' e ferie retribuite. Senza contare che il 90% delle postazioni sono prive degli standard di sicurezza'. In Italia 9 guardie mediche su 10 hanno subito almeno una volta un'aggressione.

Palagiano (IdV): "Bene obiettivi, ma molte perplessità su chi dovrà fornire le dotazioni tecnologiche agli ambulatori, non vorrei il vero obiettivo della 'riformetta' fosse lo smantellamento, senza clamori, dei presidi di guardia medica ai fini di una infinita spending-review e non il miglioramento dell'assistenza al cittadino".