giovedì 30 agosto 2012

Forte contrasto tra le posizioni dello SMI e quelle della FIMMG sulla riforma Balduzzi

da DottNet:

Decreto sanità, Smi attacca la Fimmg: 

Milillo soffre di sudditanza psicologica. 

Il provvedimento potrebbe slittare, ma Balduzzi è ottimista

  ''Questo decreto è la conseguenza di un colpo di sole estivo. Si tratta di disposizioni apocalittiche che uccideranno la figura del medico di famiglia, l'unico professionista che negli anni ha superato indenne le vicissitudini della sanità pubblica mantenendo sempre un alto grado di apprezzamento tra i cittadini. I sindacati come la Fimmg, evidentemente, se avallano passivamente le decisioni del ministro soffrono di sudditanza psicologica. Per noi, invece, questo sarà terreno di battaglia''.

  E' il duro affondo del presidente nazionale del Sindacato medici italiani (Smi), Giuseppe Del Barone, a proposito del decreto sulla sanità annunciato dal ministro della Salute, Renato Balduzzi. Sono vari i passaggi del decreto che non vanno giù al numero uno del sindacato dei medici di base e degli ospedalieri. A cominciare dall'apertura h 24 e 7 giorni su 7 degli studi dei medici di famiglia. Dello stesso parere anche il vicesegretario nazionale dello Smi, Luigi De Lucia. ''La frenata di ieri sul decreto - dice - evidenzia il problema di fondo: l'assoluta mancanza di copertura economica per una riforma di questo genere. Di fatto non ci sono soldi a sufficienza per garantire l'h 24 e i 7 giorni su 7''. La Fimmg, come si ricorderà, aveva invece visto con favore l’iniziativa del ministro Balduzzi: “Non più ''solo'' il medico di famiglia, ma tutto uno studio medico ''di fiducia'', aperto 24 ore su 24, sette giorni alla settimana, con il contributo anche di altri professionisti come infermieri e medici specialisti e con apparecchi diagnostici di base”.