lunedì 13 agosto 2012

Parla per te.

Mi è stata segnalata una intervista del segretario nazionale del maggiore sindacato della Medicina Generale Italiana rilasciata al Corriere della Sera e pubblicata lo scorso 31 luglio.
Chi avesse interesse a leggerla la troverà quì a questo link.
In questa intervista il segretario nazionale della FIMMG paventa, tra le difficoltà che la prescrizione per principio attivo comporterebbe, anche la possibilità che il medico, in assenza di un PC, come nella circostanza di una visita domiciliare, possa non conoscere il nome del principio attivo del farmaco.
Ma scherziamo? Questa sarebbe una difesa della categoria? Figuriamoci se avesse voluto denigrarla.
Con degli amici così non abbiamo bisogno di nemici.
Ho assoluta certezza che tutti i colleghi sono in grado di ricordare il nome del principio attivo di tutti i farmaci che usano.
Perchè l'esimio collega non parla per se? E soprattutto perchè cerca ancora di rappresentare la Medicina Generale Italiana?

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