mercoledì 7 novembre 2012

Novità sulle borse di studio per gli specializzandi 1982-1991

Credo che l'argomento possa interessare molti colleghi: 

E' giunto all'attenzione della Commissione Bilancio del Senato per discutere della sua sostenibilità finanziaria, il disegno di legge del Senatore De Lillo relativa all’annosa questione delle borse di studio non corrisposte dallo Stato italiano ai medici che hanno frequentato le scuole di specialità tra il 1982 e il 1991, e che ha portato a migliaia di ricorsi per ottenere i rimborsi.
Il Senatore De Lillo ha voluto chiarire i punti essenziali del suo disegno di legge in un’intervista, che potete ascoltare quì sotto. 


Quì sotto il comunicato stampa della CONSULCESI su questo argomento:
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COMUNICATO STAMPA

MEDICI EX SPECIALIZZANDI: IL SENATORE DE LILLO PROPONE LA TRANSAZIONE PER SALVARE I CONTI DELLO STATO
L'Onorevole con il suo disegno di legge, al momento al vaglio della Commissione Bilancio, cerca un compromesso tra le legittime richieste dei professionisti e la salvaguardia delle casse pubbliche, a fronte di rimborsi che arrivano in tempi sempre più brevi

«Purtroppo il tema si trascina da anni», così esordisce il Senatore Stefano De Lillo in un'intervista rilasciata alle telecamere di Sanità in tv, facendo riferimento alla questione dei rimborsi per i medici che hanno frequentato le scuole di specialità senza ricevere le borse di studio previste dalle norme europee.
Si tratta di una palese infrazione dello Stato italiano, che si è trovato a fronteggiare moltissimi ricorsi di questi professionisti. Le cause man mano passano in giudicato, con il rischio che il conseguente esborso sia enorme, dell'ordine di grandezza di miliardi.

«Il mio disegno di legge – continua il Senatore - propone una transazione tra lo Stato e gli specialisti, al fine di arrivare a un compromesso, che permetterà di cessare il contenzioso, risparmiando anche sulle spese giudiziarie e andando nell'arco di più anni a un pagamento concordato, in cui gran parte o buona parte sarà prevista sotto forma di credito d'imposta».

La proposta, attualmente al vaglio della Commissione Bilancio del Senato, varrà però solo per coloro che si sono già attivati per ottenere il rimborso: «abbiamo imposto dei paletti, per cui, dal momento in cui sarà emanato questo provvedimento, varrà come forma di sanatoria per coloro che avranno già presentato un ricorso».

Diventa però sempre più urgente portare avanti il ddl De Lillo, dato che i tempi, come dimostra una recente sentenza del Tribunale di Venezia, che sta pagando rimborsi per 2,5 milioni di euro a soli 5 mesi dalla decisione, si stanno facendo sempre più brevi: «oramai la giurisprudenza in materia è compiuta, per cui penso che le cause arriveranno a una definizione sempre più rapida. Per mettere in salvaguardia i conti dello Stato è quindi necessario giungere velocemente all'accordo transattivo».