lunedì 26 novembre 2012

Sintesi dei lavori in Commissione 118 e Pronto Soccorso.

Vi trasmetto la sintesi dei lavori in Commissione 118 e P.S. con relazione della dr.ssa Perri e che ho riportato nel mio intervento al Consiglio Nazionale di Tivoli. 
Durante la riunione della Commissione si è parlato pure del recupero TFR, del patronato, dell'assicurazione professionale, del mobbing, tutte cose in essere nello SMI. 
La commissione 118 e Pronto Soccorso dello SMI, dice no a qualsiasi forma di precariato, sia esso dipendenza sia esso convenzionato, (precari sono tutti i tempo determinati, tutti i co.co.co, tutti i co.co.pro. e tutti i contratti atipici della dirigenza, ma anche i medici di C.A. a tempo determinato, i medici in formazione della medicina generale e gli specializzandi per i quali il futuro  è più che incerto).  
La commissione chiede :

1) una implementazione della rete emergenza-urgenza intesa sia come 118, sia come Pronto Soccorso a  fronte della chiusura di tanti ospedali; 
2) il passaggio a dipendenza dei medici che operano nel 118 a convenzione, uniformando il servizio in tutte le Regioni, secondo standards qualitativi e quantitativi nazionali, proposti da più Società Scientifiche;
3) il riconoscimento del lavoro usurante per il 118 e il P.S., indipendentemente dalle notti, l'usura è insita nella  turnistica delle 24 con la copertura di 365 giorni l'anno comprese le festività conclamate quali Natale, Capodanno ecc.
4) il riconoscimento del rischio biologico, per le caratteristiche proprie del lavoro che viene svolto su pazienti con anamnesi non nota, in spazi ristretti e in condizioni di promiscuità, a contatto con liquidi biologici di qualsiasi tipo, che aumentano fortemente il rischio di contagio;
5)il passaggio bidirezionale 118-P.S. e il passaggio ai Reparti e/o alle ASL per i Colleghi non più idonei al servizio di emergenza;
6) la possibilità di prendere parte attiva ai Corsi di Formazione per tutti i Medici dell'Emergenza,  sfruttando l'esperienza  acquisita e trasmettendola  ai colleghi in Formazione e/o in Specializzazione;
7) la possibilità di promuovere una nuova Cultura Sanitaria con Corsi di Educazione Sanitaria da tenersi nelle Scuole, negli Uffici, nelle Fabbriche, perchè siamo convinti che solo attraverso una corretta divulgazione delle conoscenze si possa ottenere una buona Medicina Preventiva, con riduzione della mortalità, riduzione degli esiti invalidanti e anche una riduzione dell'iperafflusso al P.S., utilizzando al meglio il Servizio Sanitario Nazionale.