Questo è quanto stiamo facendo in Toscana.
Purtroppo sul progetto c'é anche l'accordo FIMMG-REGIONE.
Ma se questo é un primo passo per lo smantellamento del servizio di Continuità Assistenziale alla fine CI RIMETTEREMO TUTTI ANCHE I MEDICI DI A.P CHE DOVRANNO COPRIRE
LA CONTINUITA' DELL'ASSISTENZA.
Per cui quando il segretario nazionale
FIMMG CA dice di stare tranquilli e che quel che si dice sullo smantellamento della Guardia Medica è una bufala strumentale montata ad arte.........
BE' .....................A VOI I COMMENTI.
BASTA
CON LA DEMOLIZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO E DELL'ASSISTENZA ALLA
CITTADINANZA!
NO
ALLA
CESSAZIONE
DELLA
CONTINUITA'
ASSISTENZIALE
DOPO
LA
MEZZANOTTE!
Il
Sindacato
Medici
Italiani
(SMI)
contro
l'Asl
6
di
Livorno,
protagonista,
ancora
una
volta,
di
tagli
indiscriminati
verso
il
settore
della
Continuità
Assistenziale
(riduzione
da
4
a
2
medici
su
Livorno
città
la
notte
e
da
4
a
3
medici
il
giorno
per
un
comprensorio
di
170.000
abitanti
ed
in
procinto
di
ulteriori
ridimensionamenti).
SMI
ritiene
ineludibile
la
dichiarazione
di
sciopero
del
settore
CA,
fissata
per
il
22-12-2012,
in
ambito
Aziendale
a
tutela
del
fabbisogno
assistenziale
delle
popolazioni
locali
e
della
categoria,
vessata
oltremisura
da
un
management
aziendale
di
cui
nessuno
sentirà
di
certo
la
mancanza
per
l’
annunciata
dipartita.
SMI
valuta che anche quanto si va profilando in ambito regionale sulle
Cure Primarie con il taglio della Guardia Medica dopo la mezzanotte e
l' assenza di qualsiasi medico del territorio dalle 24.00 alle 08.00
del mattino, costituica un ulteriore grave errore strategico
socio-assistenziale che al disagio delle popolazione assommerà
l'ulteriore sovraffollamento dei Pronti Soccorsi.
SMI
afferma che i risparmi non debbano essere fatti sulla pelle dei
Cittadini e dei Medici, ma vadano ricercati in altre direzioni ed
invita tutti i Colleghi del settore ad una grande mobilitazione e
compatta adesione allo sciopero, quale radicale protesta verso le
politiche sanitarie dell'Asl Livornese e monito ai tentativi di
demedicalizzazione portati avanti dalla Regione Toscana.