di Claudia Felici
Cari colleghi,
volevo informarvi di una una cosa importante: la "classifica" degli
iperprescrittori è basata sul valore di spesa per assistito, rapportata
a 1000 assistiti. In parole povere, la spesa del medico è stata
calcolata, tramite un algoritmo matematico, COME SE AVESSE 1000
ASSISTITI, indipendentemente dal numero reale degli assistiti in carico.
In questo modo i medici sarebbero tutti confrontabili tra loro.
La
classifica, quindi, non è guidata dal medico che ha il volume di spesa
più alto in assoluto, ma dal medico che spende di più ad assistito.
Quindi, spesso, gli iperprescrittori sono colleghi con meno di 500
pazienti, che hanno un volume totale di spesa non molto alto, ma che,
rapportato a 1000 assistiti, hanno un rapporto spesa/assistito quasi
il doppio di quella media delle asl. Questo può succedere perché un medico a
basse scelte, in genere, vede praticamente tutti i suoi assistiti,
mentre uno ad alte scelte ne vede, fatalmente, solo una parte. Se uno
curasse tutti i 1500 come un altro cura i suoi 500, la spesa salirebbe
alle stelle.
Nel report ci sono anche le pazienti con la terapia per
l'infertilità, farmaci in DP, etc tutte cose che pesano molto e che non
devono essere "conteggiate" perché totalmente indotte.
I
report, quelli scaricati dal cruscotto del sistema TS, contengono molti
dati che dovrebbero essere incrociati con i dati presenti nel nostro
database.
I report del sito regionale sono invece molto scarni e riflettono gli indicatori della DCA 71 e sono molto criptici.
I report dovrebbero essere degli strumenti di confronto e non delle clave da abbattere sulla testa di poveri malcapitati.