COMUNICATO
STAMPA
(Roma,
9
dicembre)
-
«Lo
Smi-Lazio
esprime
il
proprio
sostegno
per
un
Ssr
ed
un
Ssn
equo,
universale,
capillare
e,
soprattutto,
pubblico».
Lo
ha
dichiarato
Pina
Onotri,
segretario
organizzativo
regionale
Smi-Lazio
e
responsabile
nazionale
del
servizio
di
Continuità
Assistenziale.
«Nella
Regione
Lazio
si
sta
concretizzando
una
sorta
di
“laboratorio”
per
lo
smantellamento
del
servizio
sanitario
pubblico
e
accreditato-convenzionato
che,
oltre
a
mettere
a
repentaglio
tanti
posti
di
lavoro,
mette
a
rischio
anche
le
prestazioni
essenziali
di
assistenza
per
i
cittadini.
Per
questo
lo
Smi-Lazio
parteciperà,
attivamente,
al
sit-in
indetto
dai
principali
sindacati
medici
e
che
si
svolgerà
a
Roma,
il
prossimo
11
dicembre,
presso
la
sede
Regione
Lazio».
La
partecipazione
alla
manifestazione
di
protesta
è
fondamentale
anche
secondo
Paolo
Marotta,
vice
segretario
Smi-Lazio,
secondo
cui:
«Sono
a
rischio
di
licenziamento
anche
i
medici
e
paramedici
del
settore
accreditato-convenzionato».
«Se
così
sarà»,
ha
sottolineato
infine
Paolo
Marotta,
«non
illudiamoci
che
il
territorio
riesca
a
sostenere
l’impatto
dell’aumento
della
domanda
da
parte
dei
cittadini.
Con
i
medici
di
famiglia
sempre
più
oberati
da
“aggravi
burocratici”,
con
il
servizio
di
Continuità
Assistenziale
(ex
guardia
medica),
al
di
sotto
del
50%
dell’organico
previsto,
l’assistenza
domiciliare
ormai
in
esaurimento
e
le
ambulanze
del
118
senza
medici
a
bordo,
la
situazione
complessiva
è
destinata
a
“precipitare”.
».
Smi-Lazio
Ufficio Stampa
www.smilazio.org