giovedì 21 giugno 2012

Da Doctor News: "Intramoenia e responsabilità professionale nel "decretone" di fine mese"

Un fondo di solidarietà per integrare i premi assicurativi delle categorie più esposte, tabelle di riferimento per calmierare i rimborsi a carico delle compagnie (che non potranno più scindere la polizza a proprio piacimento), albi regionali dei consulenti medici per i tribunali e infine ridefinizione legale del concetto di colpa, in modo da ricomprendere soltanto l'errore medico grave e il dolo. Sono gli interventi che in tema di responsabilità sono stati anticipati ieri mattina alle sigle dell'Intersindacale nell'incontro convocato dal ministero della Salute.
Ai presenti non sono stati consegnati né documenti né testi scritti, con Balduzzi si è soltanto ragionato a voce sui contenuti del «decretone» che il governo dovrebbe varare entro mercoledì prossimo: una sorta di contenitore in cui, per cominciare, troverà posto la riforma dell'intramoenia già presentata ai sindacati nelle settimane scorse. E ieri sul tema i sindacati della dirigenza hanno ripetuto al Ministro le perplessità già espresse in passato, a cominciare da quella "tassa" del 5% sulla libera professione in studio privato che per le sigle significherebbe spingere i pazienti verso il privato.
Ma nel decretone potrebbe riuscire a infilarsi anche il pacchetto di interventi sulla responsabilità professionale: il Governo dovrebbe motivare l'urgenza ma per i sindacati gli squassi causati dalla medicina difensiva già sarebbero giustificazione sufficiente. In ogni caso, le misure anticipate verbalmente dal Ministro sembrano aver incontrato il sostanziale gradimento dei presenti: «Sono proposte che dovrebbero incidere positivamente sul problema» è il parere di Massimo Cozza, segretario nazionale di Fp-Cgil Medici; «Qualche effetto dovrebbe esserci, soprattutto sui prezzi delle polizze» aggiunge Riccardo Cassi, presidente di Cimo-Asmd «avremmo voluto introdurre un indennizzo pubblico in tutti i casi di danno generico, come accade in Francia, ma ci è stato detto che mancano i soldi». «Sono misure che rappresentano un apprezzabile passo avanti» chiude infine Costantino Troise, segretario nazionale di Anaao-Assomed «diamo atto al Ministro di aver portato avanti le proposte già elaborate ai tavoli tecnici».
E a proposito di tavoli tecnici, le conclusioni raggiunte da quello sul precariato verranno rigirate al gruppo di lavoro che sullo stesso tema si è insediato nelle settimane scorse al ministero della Funzione pubblica.

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