lunedì 29 ottobre 2012

COMUNICATO STAMPA

 SMI-LAZIO: IN PIAZZA CONTRO I TAGLI ALLA SANITA’ IMPOSTI DAL GOVERNO


(Roma, 29 ottobre) - Ventimila persone unite per il “Diritto alla cura e il Diritto a curare”. Medici, operatori sanitari e cittadini, hanno sfilato a Roma, lo scorso 27 ottobre, in occasione della manifestazione nazionale contro i tagli alla sanità previsti per circa 31 miliardi, da quì al 2014. In corteo anche molti politici di maggioranza e opposizione. «E’ stato un risultato importante», ha dichiarato Pina Onotri, segretario organizzativo regionale Smi-Lazio e responsabile nazionale del servizio di Continuità Assistenziale che ha aggiunto: «Siamo pienamente soddisfatti dell’adesione alla manifestazione nazionale delle 24 sigle sindacali a cui, anche il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio (Smi), ha fatto sentire la propria voce. L’obiettivo è stato quello di informare i cittadini che non esiste più un sistema sanitario pubblico, a causa dei tagli  imposti del Governo, che colpiscono ospedali, beni, servizi e personale. Ci ha meravigliato, infatti», ha concluso Pina Onotri «l'inappropriata presenza di alcuni politici di maggioranza che hanno preso parte al corteo, pur avendo votato, in Parlamento, le leggi taglia-sanità”. Secondo Paolo Marotta, vice segretario Smi-Lazio nel quadro complessivo del restyling sanitario della Regione Lazio, “urge la stabilizzazione dei precari e della dirigenza medica. Ma anche la riorganizzazione della pianta organica della Continuità Assistenziale (ex guardia medica) e la realizzazione di una sola Centrale di Ascolto, al fine evitare inutili sprechi di denaro e di risorse». Infine, Paolo Marotta, sottolinea: «Auspichiamo, inoltre,  che i “Quamed” (Ambulatori di medicina generale di quartiere),  vengano gestiti dalle Asl e non dal privato cooperativistico. Tutti progetti indispensabili e non più rinviabili, per una concreta rivisitazione e riassetto di tutto il sistema sanitario regionale».
Smi-Lazio Ufficio Stampa