sabato 8 settembre 2012

Gli apprendisti stregoni

Trovo interessante e quanto mai pertinente quanto Nicola Preiti (coordinatore nazionale della Fp Cgil Medici di medicina convenzionata) dice su Quotidiano Sanità (al link la dichiarazione integrale):

"...La bolla mediatica, con tanto di fantasiose e accalorate ricostruzioni, si sgonfierà al contatto con la realtà. I cittadini questi centri aperti tutto il giorno, almeno per i prossimi anni, non li vedranno” 

e ancora:

"...Rimane solo il rischio che tutto si scarichi sui medici, costretti a fare fronte a nuove indefinite incombenze e alla conflittualità di cittadini che non trovano i servizi promessi”.

Sono certo che il dott. Preiti abbia ragione, e che le aspettative create dagli annunci mediatici di creazione di fantasmagorici megambulatori, aperti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, forniti di attrezzature diagnostiche e tutto il resto, si scontreranno con una realtà fatta di pizza e fichi, in cui i medici si troveranno a gestire senza mezzi le aspettative irrealistiche e i bisogni indotti dei pazienti senza poterli accontentare. 

Quando infine la gente si accorgerà del bluff e ne constaterà il fallimento, ai politici (o pseudotecnici, che è lo stesso) basterà accusare i medici di aver ostacolato i loro progetti, o di non averli saputi realizzare, per cavarsi d'impaccio, contando sul fiancheggiamento dei soliti media che fungono ormai solo da cassa di amplificazione di chi detiene il potere.

Intanto certi sindacalisti, in realtà dipendenti a tempo pieno del ministero, fanno gli apprendisti stregoni credendo di poter gestire un meccanismo che difficilmente potranno governare.
Il risultato sarà il "default" della medicina territoriale che ne risulterà travolta e stravolta.

Questi apprendisti stregoni dovrebbero sapere che, se è facile trasformare un acquario in un brodo di pesce,  il procedimento inverso è impossibile.