mercoledì 26 settembre 2012

La medicina "liquida" del grande rifondatore

L'ineffabile Milillo insiste nel sostenere che l'H24 può essere realizzata senza risorse aggiuntive grazie ad un'organizzazione "liquida" (link).
Di seguito riporto l'articolo che riporta il Milillo-pensiero, ma prima mi domando quale sia la medicina "liquida" a cui il grande rifondatore è avvezzo.

Fimmg, medico di base h24 puo' partire senza risorse aggiuntive 
Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - Medici di famiglia ottimisti: la riforma della medicina del territorio, prevista dal decreto Balduzzi, si può fare. Anche senza soldi, almeno per il momento. Si può infatti partire anche senza creare strutture 'ad hoc', ma semplicemente collegando 'in rete' i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, la guardia medica, e gli specialisti ambulatoriali. Insomma, mettendo in piedi un'organizzazione 'liquida' che, oltre a garantire una copertura oraria - che già c'è - possa assicurare ai cittadini una migliore continuità assistenziale". E' il pensiero di Giacomo Milillo, segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), a margine del primo ciclo di audizioni per la conversione in legge del decreto sanità, oggi in Commissione Affari Sociali della Camera.
Nel corso dell'audizione, Milillo ha espresso "soddisfazione" per i contenuti del provvedimento messo a punto dal ministro della Salute Renato Balduzzi, che "ha il merito di ribadire con determinazione l'esigenza di mettere mano con urgenza al potenziamento dell'assistenza territoriale". Per quanto riguarda le cure primarie, il Dl approvato da Palazzo Chigi prevede l'aggregazione, ma senza obbligo, per tutti i camici bianchi della medicina generale. L'obiettivo è quello di garantire l'attività assistenziale h24, vale a dire per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana.
L'h24 però, per il segretario della Fimmg in qualche modo è già realtà: "Più che altro - spiega - si tratta di migliorala. Ma già ora i cittadini possono contare sul medico di famiglia di giorno e sulla guardia medica di notte e nei festivi. Il problema però - aggiunge - è che questi due settori lavorano separati, non offrono continuità assistenziale. Garantiscono solo una copertura oraria". Da qui l'esigenza di far lavorare queste figure 'in rete'. "Per lavorare non c'è bisogno di stare fisicamente insieme. Certo - sottolinea Milillo - quello può essere utile. Ma per costruire maxi-ambulatori attrezzati di tutto punto ci vogliono risorse. E quelle al momento non sembrano esserci. Nel 2006 l'ex ministro della Salute Livia Turco aveva stimato in 1,5 miliardi l'anno il costo per la realizzazione effettiva della macchina h24".
Il Dl Balduzzi, secondo il segretario nazionale della Fimmg, rappresenta comunque una buona base di partenza. "La riorganizzazione dell'assistenza territoriale prevista dall'articolo 1 del decreto - ha detto Milillo nel corso del suo intervento in Commissione - rappresenta il riconoscimento formale delle aggregazioni funzionali territoriali e delle Unità complesse di cure primarie".
Affinché la nave della riforma arrivi in porto, resta però da superare lo 'scoglio' rappresentato dalle Regioni. Gli enti locali, infatti, a detta di Milillo, "finora hanno fatto resistenza, ma - ha aggiunto il leader della Fimmg a margine dell'audizione - sono ottimista sulla possibilità di aprire un vero dialogo in cui siano ascoltate le proposte nel merito. Ma senza tornare indietro".